Usare mouse e tastiera in un certo modo potrebbe dire tutto su noi stessi? Da quel che sembra, sì: ce lo dice uno studio.
Essere stressati a causa delle brutte giornate che viviamo non è strano, e per combattere questa brutta condizione si potrebbe ricorrere a dei metodi diversi. Allenarsi, sfogarsi con i propri cari o passare il proprio tempo con un hobby che tanto ci piace, rientrano fra le strategie maggiormente gettonate per evitare di passare dei momenti tristi o che ci impedirebbero di vivere la nostra vita più che regolarmente.
E se non capite in che modo scoprire se siete stressati o meno, forse il modo con cui utilizzate il mouse e la tastiera lo rivelerebbe. Non lo stiamo dicendo noi, bensì uno studio condotto dal team di ricerca del Politecnico federale di Zurigo, che grazie ad un algoritmo possono capire il nostro livello attuale di stress soltanto da come battiamo i tasti sulla tastiera e da come tendiamo a muovere il mouse durante le ore lavorative.
Ti senti stressato? Potresti avere ragione: il modo con cui usi mouse e tastiera parla chiaro
Per riuscirci si sono serviti di un gruppo di lavoratori posizionati davanti ai computer, che dovevano soltanto elaborare i dati e rispondere ad alcune email, e poi di un altro gruppo ancora che doveva occuparsi di alcuni colloqui di lavoro. Da questo studio sono riusciti ad elaborare una teoria interessante e che ha portato loro a raggiungere delle conclusioni più che importanti, e non solo per questa ricerca. Cosa hanno scoperto di rilevante?
Basandosi sul fatto che il primo gruppo di lavoro fosse meno stressato del secondo, sono riusciti a dare una connessione allo stress e al modo di usare mouse e tastiera. Secondo l’analisi effettuata dagli esperti, per poter spiegare la condizione può essere impiegata la teoria del rumore neuromotorio, secondo cui alti livelli di stress possono influire molto negativamente sulle capacità di analisi e sulle abilità motorie del nostro cervello.
Battere troppo velocemente i tasti sulla tastiera, cliccare ripetutamente e in maniera imprecisa o tentare di aprire rapidamente le applicazioni, possono essere dei piccoli segnali che ci fanno capire che siamo stressati. Lo studio allo stato attuale è una “prova”, ma i ricercatori sperano di poter migliorare il loro algoritmo al fine di impiegare la tecnologia anche in altri ambiti, magari allo scopo di aiutare coloro che ne hanno bisogno.