L’App IO sarà oggetto di una grande rivoluzione digitale, diventando obbligatoria per tutti gli italiani. Scopiamo perché e soprattutto cosa significa tutto questo.
Questa applicazione, nota a molti e sconosciuta ad altri, è un sistema di identità digitale per l’Italia. Un’app sviluppata in forma gratuita per integrare tutti i servizi pubblici e quindi portare progressivamente ad una convergenza che possa rendere fluido ogni sistema collegato alla pubblica amministrazione.
Il cittadino ha la facoltà di scaricarla gratuitamente dallo store e di usarla per varie azioni. L’app è nata nel 2018, all’inizio era disponibile solo per i parlamentari, poi è stata lanciata sul mercato. I servizi quindi sono stati via via integrati nel tempo ma la vera rivoluzione arriva proprio ora.
App IO come cambia e a cosa servirà
L’applicazione IO ben presto sarà indispensabile e quindi non si potrà farne a meno perché tutti i documenti saranno contenuti al suo interno. Facendo login si avrà in un colpo solo codice fiscale, carta di identità elettronica e servizi aggiuntivi di vario tipo per tutti coloro che aderiscono a questa iniziativa.
L’integrazione su base nazionale è pensata per andare a creare un sistema unico che sia accessibile al cittadino e che contenga le informazioni essenziali di base. La funzionalità è solo con SPID o CIE di terza generazione ma presto potrebbero anche esserci nuove modalità poiché l’Italia vuole lavorare alla sospensione del digital identity verso un nuovo strumento ad uso nazionale.
Tra le funzioni disponibili al momento ci sono i tributi pagati, i versamenti da effettuare, i messaggi con la pubblica amministrazione, le scadenze. Quindi diciamo che è utile ma a largo spettro. Invece il lavoro prossimo riguarderà proprio l’integrazione di ciò che è fondamentale per ogni cittadino, i documenti personali. Un passo avanti sicuramente volto alla funzionalità e all’utilità perché per tantissime cose non sarà più necessario portarli in giro e magari rischiare di smarrirli.
Tuttavia ci sono anche tanti limiti e risvolti della medaglia poiché in Italia una grossa fetta di cittadini ha ancora la carta di identità in formato cartaceo e non ha dimestichezza con i sistemi digitali tanto meno scarica e installare un sistema come l’app IO. Al momento non sono noti i termini di questa transizione ma ciò che è sicuro non solo è che ci sarà ma anche più rapidamente del previsto.
L’Italia deve rispettare i termini della transizione tecnologica con la digitalizzazione di una buona fetta delle amministrazioni entro settembre 2023 quindi questo è uno dei tasselli indispensabili da compiere verso la meta.