ChatGPT potrebbe diventare una delle IA più dannose per tutti noi. Chi è che ha affermato questo, e perché mai dovrebbe succedere esattamente?
Chi ripudia la tecnologia o l’informatica di solito non è troppo informato sul funzionamento di esse, neanche lontanamente oseremmo dire. Bisognerebbe dare uno sguardo oggettivo ai vari settori prima di proclamare sentenze, che in tanti casi non è ciò che si dovrebbe fare per via del fatto che sono argomenti che andrebbero approfonditi. Ma se è persino un esperto a lamentarsi di una IA, allora c’è un problema di fondo di cui dovremmo parlare forse.
Si tratta di Steve Wozniak, il Co-Fondatore di Apple che pare non amare particolarmente le tecnologie che imitano il funzionamento del cervello umano. Ne ha parlato di recente a CNBC, esprimendo le sue considerazioni sull’attuale ChatGPT e su tutte le altre intelligenze artificiali. Secondo lui è certamente uno strumento molto utile all’uomo, seppur abbia delle imprecisioni e l’assoluta mancanza di umanità e sentimenti, il che non gli attribuisce punti in più.
Le IA sono affidabili, ma non umane: ecco il loro più grande difetto
Non è la prima volta che si lamenta di un argomento specifico, tant’è che aveva dimostrato di avere un certo scetticismo anche sulla guida autonoma. Non è mai stato un fan di questo tipo di tecnologie, e pare che abbia delle ragioni più che sensate dal canto suo: “Il problema è che fa cose buone per noi, ma può commettere errori orribili non sapendo cosa sia l’umanità. È come se stessi guidando un’auto e sai cosa potrebbero fare le altre auto in questo momento, perché conosci gli umani“.
Steve Wozniak non mette in dubbio che le AI siano in grado di supportare l’uomo velocizzando compiti che richiederebbero giorni o settimane di lavoro, incluso scrivere riassunti di riunioni, sintetizzare enormi quantità di dati e informazioni in pochi paragrafi. Lo stesso vale per la realizzazione di qualunque altro incarico che richieda una certa serietà, oppure un impegno non indifferente.
Tuttavia, ritiene che sino a quanto ChatGPT o intelligenze artificiali simili non saranno in grado di trasmettere emozioni e sentimenti, resteranno soltanto degli strumenti da non tenere in considerazione ogni volta e per ogni tipo di risoluzione. Spera che in futuro possano evolversi a tal punto da raggiungere questo livello, poiché non è la conoscenza ciò che gli manca: l’umanità è l’unica capacità che ancora non sono stati in grado di imparare.