Essere truffati a causa di una carta di credito clonata è una realtà che esiste e che dobbiamo accettare. I metodi per evitare che succeda, però, ci sono: ecco quali potrebbero essere.
Quante volte abbiamo sentito al telegiornale di notizie riguardante delle carte di credito copiate a pennello? Si tratta chiaramente di situazioni davvero scomode e che tendono a provocare dei problemi non indifferenti, anche perché ci rimettono interamente gli utenti che speravano di non incappare mai in questi problemi. Ciò non toglie, però, che esistano delle soluzioni efficienti per combattere questa piaga.
Tanto per cominciare riteniamo che si debba fare attenzione a quando si procede ad un prelievo. Prima di inserire il codice PIN, infatti, è necessario accertarsi di non essere osservati, come anche di evitare che siano presenti i cosiddetti skimmer posizionati. Ma che cosa sono? Si tratta di dispositivi elettronici permettono la clonazione della carta in segreto mediante delle telecamere molto piccole, per cui non ignorate questa possibilità assolutamente.
Un’altra azione da fare è la seguente: controllare l’estratto conto in continuazione. La truffa potrebbe avvenire anche quando meno ce lo aspettiamo, specie perché non possiamo prevedere che accada una determinata circostanza senza avere dei segnali di allarme. È importante, dunque, attivare il servizio SMS in maniera tale da poter essere sempre al corrente di ogni operazione effettuata. Ma aspettate: non abbiamo ancora finito.
Qualora la nostra carta di credito sia stata clonata, allora dovremmo procedere al totale blocco della carta. Per farlo sarà sufficiente contattare il nostro ente tramite numero verde, che è in pratica sempre disponibile. In seguito procediamo alla denuncia alla polizia o ai carabinieri per ottenere un rimborso, tuttavia non dimenticate di portare con voi sia una copia della carta che della segnalazione fatta a tal proposito.
Averla bloccata e aver già proceduto alla contestazione, come avrete capito, ci permetterà di riavere indietro il denaro perso il prima possibile. Ovviamente la domanda di rimborso si unirà alla stessa denuncia eseguita dopo aver portato a termine tutte le verifiche in merito, che non dureranno troppo tempo. A fine analisi, la banca provvederà a supportare l’utente mediante gli importi contestati, nonché gli stessi presenti sul registro.
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