PayPal è attualmente sotto attacco da parte di un gruppo criminale che potrebbe averla messa in ginocchio. Come è successo?
Quando si verifica un attacco hacker ciò che si pensa di fare, prima di ogni altra cosa si intende, è probabilmente quello di scoprire a quale ente o persona sia stato destinato per un eventuale scopo. Gli obiettivi che solitamente vengono tirati fuori sono sempre gli stessi: tentare di ottenere il maggior numero di denaro possibile probabilmente.
E se viene eseguito contro PayPal, di certo il fine sarà proprio quello. Di recente ne ha subito uno massiccio, a tal punto da costringere la compagnia ad inviare delle notifiche di violazione dei dati a migliaia di utenti vittime di questi soprusi. Ciò che ha lasciato sconcertati tutti quanti, leggete bene, è che non sia avvenuto adesso, bensì lo scorso mese. Il segreto è stato mantenuto per poter proseguire in maniera accurata con le indagini, arrivando a confermare che le parti non autorizzate hanno effettuato il login negli account con credenziali valide.
Attualmente sono certi del fatto che siano stati colpiti ben 34.942 utenti, dei quali hanno ottenuto pieno accesso ai nomi completi, alle date di nascita, agli indirizzi postali, ai numeri di previdenza sociale e ai numeri di identificazione fiscale individuali degli account. Anche le cronologie delle transazioni, oppure i dettagli delle carte di credito o di debito collegate e i dati di fatturazione di PayPal, sono cadute nelle mani degli hacker. Come ha risposto la compagnia per risolvere il grave problema riscontrato?
PayPal ha dichiarato di essere riuscita a prendere dei provvedimenti rapidi per tentare di limitare l’accesso degli intrusi alla piattaforma. Per fare questo hanno pensato di reimpostare le password degli account confermati come violati, e dal momento che nessuno degli hacker ha avuto modo di effettuare delle transazioni del denaro, non c’è stato bisogni di effettuare altre procedure esterne sull’immediato.
In ogni caso la società ha raccomandato gli utenti di non ignorare le comunicazioni sulla modifica delle password, arrivando a suggerire di inserirna qualcuna che sia molta lunga e piena di caratteri differenti tra loro. Viene consigliato anche di attivare la protezione dell’autenticazione a due fattori, nota anche come 2FA, per aumentare il più possibile le protezioni disponibili. Questa azione impedirebbe ad eventuali hacker di tentare di appropriarsi del nostro account.
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