Le criptovalute saranno maggiormente controllate quest’anno, e non ci sarà occasione per far cambiare queste nuove regole dettate dal Governo. Cosa dobbiamo aspettarci di diverso ora?
Non conoscere le exchange nel 2023 riteniamo che sia impossibile. Oramai le criptovalute sono entrate nella nostra vita già da diverso tempo, e come potremmo immaginare non sempre sono state regolamentate in maniera ottimale. Per questo motivo l’Italia è venuta intervenire immediatamente, cercando di regolare i conti con coloro che avrebbero voluto continuare a violare le leggi.
Adesso non sarà più possibile farlo grazie alle nuove regole instaurate sulla discalità delle cripto-attività presenti nella nuova Legge di Bilancio, la stessa che introduce gli obblighi fiscali chiari per chi possiede o detiene criptovalute, a partire dal 1 gennaio 2023 si intende, e che obbligano i contribuenti a presentare una diversa dichiarazione dei redditi.
Criptovalute registrate con la dichiarazione dei redditi: è tutto vero
La modalità cambia per evitare che possano essere attuati degli imbrogli altrimenti difficili da riconoscere. Questo servirà soltanto a garantire una maggiore regolamentazione dal seguente punto di vista, e dal momento che non inciderà né sulle nostre scelte e tanto meno su quello che faremo, potremo pensare di presentare la domanda. Ma come?
I contribuenti non solo dovranno tenere a mente le scelte che faranno, ma anche presentare tutti i contenuti registrati sino al 31 dicembre 2022. Dovremo documentare tutte le operazioni eseguite nel corso del 2023 a partire dal primo gennaio, tenendo traccia di ogni permuta o cessione, rilevandone le differenze rispetto ai valori d’acquisto e giustificando il traffico e la detenzione delle proprie cripto-attività.
In vista di questa nuova dichiarazione dei redditi, è chiaro che il passaggio dal vecchio regime fiscale delle cripto-attività al nuovo porterà con sé un cambiamento drastico delle condotte che i contribuenti devono tenere, di conseguenza vi consigliamo vivamente di prestare molta attenzione alle operazioni che si eseguono e alla dovuta conservazione della relativa documentazione.
Il Governo italiano è stato molto preciso sopra questo aspetto, dunque va da sé pensare che seguire le regole ci aiuterà sicuramente a camminare tranquilli e senza il pensiero di aver dimenticato qualcosa. Ovviamente sarà così fino a quando non verranno a galla altre leggi più severe oppure meno pressanti, ma fino a quel momento non potremo fare altro che sottostare alla nuova direttiva.