Avere acqua calda a casa, e senza nessun costo soprattutto, è un sogno, ma in che modo? Ecco una idea che in pochi conoscono.
Da tempo molte persone si chiedono se sia effettivamente possibile arrivare ad ottenere determinati privilegi soltanto ricercandoli, per poi avvalersi di quelli giusti in base alle proprie richieste. Come abbiamo potuto vedere non è esattamente un genere di attività che in tanti tendono a fare, ma finché è in grado di essere di supporto a qualcuno di noi, riteniamo che possa essere una buona iniziativa da intraprendere.
È ciò che gli abitanti dell’Inghilterra stanno tentando di fare per ottenere acqua calda gratis mediante un nuovo sistema, lo stesso che prende il nome di Heata. Per funzionare sfrutta il calore prodotto dai server per riscaldare l’acqua dello scaldabagno nelle case delle persone che hanno aderito al progetto, permettendo loro di far uso di acqua calda senza doversi preoccupare di pagare fior di quattrini per riceverla.
Ma non è così semplice da spiegare il processo di riscaldamento dell’acqua. Tenete conto del fatto che questo server venga montato sul boiler nella casa della persona che partecipa al progetto, ottenendo modo per ricevere i dati dal cloud, iniziare le sue elaborazioni, scaldarsi ed infine emanare il calore prodotto che genera l’acqua calda. Ma chi è che paga tutta questa incredibile quantità di energia consumata?
Che ci crediate praticamente nessuno, visto che il consumo di acqua prende come base soltanto uno spreco minimo di elettricità. Il proprietario della casa pagherà normalmente le sue bollette, mentre Heata la sua parte come è giusto che sia d’altronde.
Ma non abbiamo ancora finito, perché sul boiler di casa viene montata l’unità di elaborazione, un parallelepipedo lungo circa 40 cm e spesso 11 cm, con una grande piastra metallica che viene incollata al serbatoio dell’acqua calda sanitaria usando resina epossidica termica.
Questa piastra è molto importante poiché è collegata ai dissipatori di calore delle CPU, che nella sperimentazione sono 56 core Xeon ricondizionati. In seguito, l’unità riceve i dati mediante la connessione via cavo, eseguendo il peocesso spiegato in precedenza.
La strategia di Heata le consente di consegnare 4,8 kWh di acqua calda al giorno per abitazione, che equivale a circa l’80% della richiesta di acqua calda di una famiglia media britannica. Il risparmio annuale è di 200 sterline, ovvero 220 euro se fosse anche in Italia.
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