In procinto di voler richiedere un nuovo bonus? Quello dedicato agli allarmi in casa è ciò che cercate allora: ecco in che modo ottenerlo adesso.
È comune sentire al telegiornale della propria regione dei furti che avvengono nelle case delle persone, le quali non sono in grado di prevedere questo tipo di vicende per il semplice fatto che siano davvero imprevedibili. Affrontarle, però, è importante in ogni caso: dovremo imparare a difenderci al meglio da queste situazioni per evitare che possa accadere anche a noi eventualmente.
Per nostra fortuna è intervenuto direttamente il governo per aiutarci, mettendo a disposizione il bonus fiscale per chi vuole difendersi dai furti e dalle aggressioni in casa. La possibilita è stata data direttamente dal Ministero dell’Economia al decreto, che offre un credito d’imposta in favore delle famiglie che installano sistemi di videosorveglianza digitale o di allarme.
Come richiedere il bonus contro i furti: seguite la procedura
Parliamo sicuramente di una delle novità più rilevanti dal 2017 in tema di agevolazioni. All’epoca la misura è stata introdotta dalla manovra economica dell’anno scorso, ma il provvedimento attuativo è stato attivato soltanto alla fine di dicembre 2022. Adesso potremo finalmente richiederlo, ma rispettando alcune condizioni che dovremo seguire: ecco che cosa sarà necessario ricordarsi per poterlo avere.
Il bonus servirà soltanto ad acquistare strumenti tecnologici destinati alla sicurezza come telecamere, registratori video e audio, ma anche per la stipula di contratti con istituti di vigilanza ovviamente. I destinatari dell’incentivo sono le persone fisiche e non aziende, società, artigiani o commercianti, inoltre il bonus si riduce al 50% nel caso di locali a uso promiscuo, ovvero usati dal contribuente per motivi sia personali sia di lavoro.
Ricordate anche che sarà soltanto l’amministrazione finanziaria a quantificare la percentuale massima del credito d’imposta che può spettare a ogni contribuente, con un provvedimento preciso che verrà emanato entro il 31 marzo. La quota dello sconto fiscale, inoltre, sarà decisa in base al rapporto fra le risorse stanziate e l’ammontare delle agevolazioni richiesto. Ma adesso passiamo alla domanda vera e propria, che è quella che interessa a tutti.
Il cittadino dovrà prenotare l’incentivo mandando per via telematica un’istanza precisa all’amministrazione finanziaria, seguendo lo schema imposto ed entro il termine che sarà previsto dall’atteso provvedimento del direttore dell’Agenzia delle entrate. I soggetti richiedenti dovranno anche indicare l’importo delle spese agevolabili sostenute nell’anno 2016, in aggiunta ricordate che l’ammontare del bonus non fruito potrà essere utilizzato nei periodi di imposta successivi senza limiti di tempo.