Il realismo nei videogiochi sta raggiungendo un livello di completezza tale da spaventare anche i più tenaci. NVIDIA, adesso, ha appena superato il concetto stesso: vediamo perché.
I titoli più noti al grande pubblico, di solito, non hanno molti difetti da esporre. Sono solitamente soggetti a più revisioni per il semplice fatto che debbano essere perfetti, ma come spesso accade si rivelano essere superficiali come azioni dato che, il prodotto, risulta completo in tutta la sua interezza ugualmente.
È merito dei motori grafici che vengono usati, proprio come Unreal Engine. La versione 5.1, però, è speciale: il fotorealismo oramai è stato raggiunto con successo. Lo annuncia NVIDIA stessa affermandoci che le prime considerazioni che si possono fare in merito hanno a che fare principalmente con luci, ombre e gli incredibili dettagli a cui si va incontro, insieme ad altri fattori di fotogrammetria professionale.
Entrare in contatto con il fotorealismo: Unreal Engine raggiunge una nuova vetta
Attualmente è una demo, ma quando sarà completa non potremo aspettarci che il meglio da parte di questa nuova versione di Unreal Engine. Viene proposta con texture in 4K acquisita dal mondo reale per ogni tipo di elemento caratteristico in ambito ambientale, come gli alberi ad esempio. Possono essere collocati dappertutto ed ottenere una resa realistica che ha dell’incredibile, ma non solo: esiste persino una mappa in cui poter costatare tutto ciò.
Basti pensare alla rappresentazione di Nanite, ovvero una tecnologia complessa utilizzata per mostrare asset composti da milioni di poligoni in maniera dinamica man mano che ci si avvicina o ci si allontana, costruendo un livello di dettaglio avanzato e un orizzonte visivo scenografico da togliere il fiato anche ad un regista.
Quella che viene mostrata è una ambientazione disponibile in due biomi differenti, con una versione primaverile e una invernale completamente diversi ma con una sottile rappresentanza: ambedue mostrano un fotorealismo tale da confondere lo spettatore, quasi convincendolo del fatto che stia guardando una vera e propria immagine reale.
Che dire, siamo senza parole; la demo è stata pensata al dettaglio, ed è probabile che in futuro vedremo addirittura più elementi. Allo stato attuale vi vogliamo dire che faccia uso di uno scaler temporale, tuttavia non è possibile sfruttare al massimo le potenzialità del DLSS3 che, con la tecnologia Frame Generation, riuscirebbe a triplicare il framerate sviluppando fotogrammi al di fuori della pipeline.