Il computer, per come lo conosciamo, tendiamo sicuramente a considerarlo un dispositivo fenomenale e insormontabile. Concept Luna, però, ha superato ogni aspettativa possibile: non se ne era mai visto uno così.
I PC casalinghi e quelli quantistici, nell’arco di pochi anni, hanno rivoluzionato il concetto di computer rendendolo molto più sofisticato rispetto a come lo conosciamo. L’evoluzione della tecnologia e la rimodulazione dei componenti, come è facilmente comprensibile, hanno permesso alle compagnie di poter sviluppare dei computer sempre più efficienti e performanti.
Concept Luna, infatti, è il risultato di un ingegnoso risultato portato a termine da Dell, che ha avuto l’idea di creare un notebook sostenibile, più facile da riparare, con meno viti e utilizzando componenti che possono essere aggiornati e riciclati con la massima semplicità semplicità possibile. In origine aveva anche un predecessore, ma la sua nuova versione è senza dubbio migliore di quella iniziale.
L’esito più grande è stato quello di mostrare un notebook che può essere completamente smontato in meno di 60 secondi, usando soltantovuno strumento che ha il compito di premere su degli agganci. Non c’è nessun tipo di cavo, contatto o viti di cui preoccuparsi: questo facilita la sua pulizia e, oltretutto, non mette in agitazione nemmeno coloro che non sono esperti di computer. Un vero toccasana per molti di noi insomma.
Glen Robson, il CFO di Dell, ha voluto dichiarare in merito al dispositivo ciò che pensa, facendoci riflettere a dovere sulle sue potenzialità: “Immaginate un futuro in cui non ci limitiamo a smaltire i componenti elettronici usati, ma raccogliamo i singoli componenti per una seconda, terza o addirittura quarta vita. Una volta che il device è davvero a fine vita, lo rinnoviamo e lo ricicliamo utilizzando i suoi materiali per computer portatili, monitor o telefoni di nuova generazione. È un futuro in cui nulla viene sprecato e l’enorme quantità di componenti elettronici scartati ogni anno (più di 57 milioni di tonnellate, a livello globale) si riduce drasticamente“.
L’obiettivo della compagnia non sarà soltanto quello di esporre al grande pubblico un nuovo computer da provare, ma anche di tentare di ridurre al massimo i rifiuti elettronici. E nonostante il PC sia soltanto un concept per il momento, parliamo in ogni caso di un prodotto che in futuro porterà dei benefici non indifferenti: “In questo modo, non solo la tecnologia viene dematerializzata, ma i materiali che utilizziamo alimentano una solida economia circolare, riducendo il bisogno di nuove materie prime. Un singolo dispositivo sostenibile è una cosa, ma la vera opportunità è il potenziale impatto su milioni di device tecnologici venduti ogni anno e l’ottimizzazione dei materiali in essi contenuti per un futuro riutilizzo, ricondizionamento o riciclaggio“.
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