La produzione di energia pulita è uno dei target di molti scienziati e imprenditori, gli stessi che ne vorrebbero produrre in quantità elevate per riuscire a soddisfare il fabbisogno energetico di un’intera popolazione mondiale. Non è facile, ma qualcuno deve farlo per assicurarsi che ci sia un piano di riserva in caso le risorse giungano al termine.
Una ricerca effettuata in America potrebbe aiutare tutti quanti noi a ricavare l’energia pulita da un tipo di fonte differente, e che solitamente non sarebbe in grado di farlo. Ci vorrebbe molto tempo per studiarla, è vero, ma dato che le analisi hanno portato degli ottimi risultati non potevano ignorare la possibilità. Di quale energia parliamo?
Gli scienziati americani sono riusciti a trovare un metodo per produrre energia dalla fusione nucleare, che in origine si pensava non potesse fare. È un obiettivo più che eccezionale per un team che ha sempre sperato di arrivare a tagliare un simile traguardo, ed ora potrà vantarsi di averlo fatto.
Riferiscono che il metodo si basa sulla fusione di due atomi, grazie ai quali si otterrebbe così tanta energia da riuscire ad innescare una reazione di distribuzione molto simile a quella prodotta dal Sole stesso. Sembra facile spiegarlo a parole, ma arrivare ad un risultato del genere, in realtà, ha richiesto più tempo del previsto.
In origine la fusione nucleare sarebbe stata in grado sin dall’inizio di produrre energia, ma con la consapevolezza che avrebbe generato scorie radioattive altamente nocive per un essere vivente. Ora, invece, non dovremo più preoccuparcene grazie a questa ricerca. Cosa ci dicono gli scienziati sul loro esperimento?
Jacob Reee-Mogg, il Segretario di Stato per gli affari economici del Regno Unito, ha rilasciato un importante commento in occasione della costruzione del primo impianto di energia nucleare pulita. La stessa che, in futuro, forse ci salverà dalle fonti non rinnovabili: “La fusione offre un potenziale impareggiabile per la produzione di energia pulita, promettendo un futuro di energia inesauribile che potrebbe liberarci dai combustibili fossili e renderci veramente autosufficienti e sicuri“.
Per avviare il processo di fusione serviva molta più energia del solito, e non sarebbe stato neanche conveniente dato che quella prodotta non avrebbe raggiunto i risultati sperati. Adesso, grazie alla ricerca condotta dagli scienziati californiani, questa procedura verrà invertita affinché si possa ottenere il massimo tramite un quantitativo minimo, ed ovviamente più sicuro della classica energia nucleare che emana scorie radioattive.
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