Avere una navigazione internet veloce è un beneficio che tutti noi vorremmo avere, specie perché ci permettere di poter giocare in tutta tranquillità e guardare ogni genere di video possibile. Non ci dovremo preoccupare di nulla in sostanza. E per poterne far uso in grande quantità ci viene incontro il Governo stesso, proponendoci un voucher che avrebbe come scopo quello di favoreggiarci a tal proposito.
La Commissione UE ha permesso al Governo Italiano di rinnovare del piano Banda Ultra Larga, cioè del Voucher Fase II praticamente. Così facendo sarà in grado di accedere ai fondi europei per offrire Internet veloce gratis a determinate fasce di popolazione, permettendo loro di poterlo usare senza dover pagare assolutamente nulla.
Sarà destinato alle micro, piccole e medie imprese e le partite IVA, dunque anche i professionisti in regime forfettario. Ben 430 milioni di euro saranno spesi per tutto il 2023 ai più bisognosi, il che è una notizia più che grandiosa. Ma che cosa sono questi “soldi spendibili”, e quanto si potrà ricevere facendo la domanda?
I voucher destinati alla Banda Ultra Larga sono un contributo effettivo, con un importo minimo di 300 euro e un massimo di 2.500 euro, erogato dal Governo per coprire i costi dei servizi di connettività con velocità minima di 30 Mbit/s. Si tratta di fibra FTTC, fibra FTTH, Internet 5G fisso e Fixed Wireless Access.
Per riceverlo basterà scegliere la connessione più veloce tra quelle disponibili al civico interessato, inoltre dovrà rappresentare anche un miglioramento rispetto alla tecnologia già utilizzata e che ogni beneficiario può ricevere un solo voucher. Verrà erogato in 18 mesi e, di conseguenza, coprirà un anno e mezzo di costi di connessione.
Con precisione l’importo minimo di 300 euro è dedicato alle connessioni con velocità compresa tra 30 e 300 Mbit al secondo, senza banda minima garantita. L’importo massimo di 2.500 euro, invece, è destinato alle connessioni da 1 Gbit al secondo in su e con banda minima garantita di almeno 100 Mbit al secondo.
La domanda può essere eseguita direttamente dall’operatore che offre il servizio di connessione a banda ultra larga. Il gestore, quindi, dovrà essere pagato e sarà l’intermediario – cioè i clienti – a gestire la parte burocratica dell’accordo applicando lo sconto direttamente in fattura al momento del pagamento.
? Fonte: www.libero.it
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