Un attacco hacker di dimensioni enormi, che non era stato calcolato ovviamente, ha letteralmente distrutto le istituzioni pubbliche della Russia, arrecando un danno non indifferente a tutto il Paese. Per quanto non fosse previsto un colpo del genere, non poteva che essere la cosa peggiore a cui assistere ora. Ma che cosa è accaduto, e come rimedierà la nazione a seguito di questo affronto?
Una serie di uffici pubblici della Russia hanno subito dicersi attacchi hacker violenti. Per farlo, i cybercriminali si sono muniti di alcuni malware che, in poco tempo, sono riusciti a fare piazza pulita di tutte le informazioni digitali di queste amministeazioni. Un bel colpaccio per chi aveva organizzato questo progetto in pratica.
Kaspersky, avendo analizzato la situazione per filo e per segno, ha spiegato che ciò è stato possibile grazie a CryWiper, un virus con cui è possibile distruggere tutti i dati sul dispositivo che infetta, per poi estendersi al resto della sua rete. Non è chiaro chi abbia lanciato l’attacco, seppur qualcuno stia ipotizzando che “non sarebbe strano” se provenisse dall’Ucraina.
I reporter russi hanno aggiunto che ad essere stati attaccati pare che ci siano anche i tribunali, in particolar modo su Mosca. La capitale della Russia è risultata essere la più colpita in questo contesto, nonostante anche altre località abbiano riscontrato lo stesso problema. L’entità dei danni, però, è decisamente minore rispetto alla città principale della Russia.
Ciò che ha spaventato di più gli esperti informatici, nonostante non possa sembrare all’apparenza, è che CryWiper sia in circolazione da tempo, poiché si trova sul web e viene seguito dalla compagnia ormai da qualche mese. Ma una sua recente versione aggiornata è riuscita a provocare danni maggiori, bloccabo tutti i dati del PC e chiedendo un riscatto pari a 0,5 Bitcoin, fornendo anche un wallet a cui inviarli.
Chi non li paga, quindi, perde i dati digitali del tutto. La domanda in questo caso pare che sia più che lecita: chi ha organizzato questo attacco, e a cosa mirava realmente? Gli attuali indizi presenti ci fanno pensare che i cybercriminali avessero un conto in sospeso con la Russia, ma potrebbe anche essere un’altra ragione che non conosciamo.
? Fonte: www.everyeye.it
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