I dilemmi con Twitter e con il governo americano non hanno fermato Elon Musk dal compiere le sue solite pazzie, come quella che ha a che fare con Neuralink. Il progetto, a quanto pare, sta per arrivare al suo apice.
Un chip nel cervello? Potrebbe essere il nostro futuro
Elon Musk ha annunciato il successo del suo progetto Neuralink al Neuralink Show and Tell, dove ha simpaticamente parlato della questione come fosse un argomento qualunque. Ebbene, per chi non lo sapesse, si tratta di farsi impiantare un chip nel proprio cervello per poter avere accesso ad alcuni privilegi tech. Un esempio? Collegarsi al proprio computer.
Ma ce lo spiega meglio l’uomo più ricco del mondo con una dichiarazione ufficiale: “È come sostituire un pezzo del tuo cranio con uno smartwatch, in mancanza di un’analogia migliore. Riteniamo che dovremmo essere pronti per avere un chip in un essere umano nel giro di 6 mesi. Stiamo lavorando sodo, prima di inserire un chip in un essere umano vogliamo essere sicuri che funzioni alla perfezione“.
E se non siete ancora convinti della sua idea, sembra che in un video pubblico abbia mostrato come una scimmia sia stata in grado di usare un PC sfruttando soltanto il pensiero: “Stiamo facendo tutto il necessario per testare i device, siamo estremamente cauti anche per quanto riguarda gli impianti negli animali: si tratta di operazioni per confermare informazioni, non per esplorare“.
Neuralink è completato, ma i test non sono ancora finiti
Una bella idea, ma non del tutto esente dalle critiche. Il progetto Neuralink ha sollevato una marea di polemiche, ma è anche vero che il dispositivo possa rivelarsi utile per tutti coloro che sono affetti da gravi malattie o patologie. Elon Musk stesso, per rassicurare l’utenza, ha affermato che siano stati svolti un’infinità di test prima del lancio esclusivo.
In ogni caso, prima che i chip della compagnia possano essere prodotti e distribuiti come ogni altro dispositivo, verranno condotti ulteriori sperimentazioni in merito. Elon Musk stesso sottoporrà il suo progetto ad una valutazione accurata da parte della FDA, acronimo di Food and Drugs Administration, per poter ottenere i risultati sperati e rendere possibile il debutto definitivo del progetto.
? Fonte: www.adnkronos.com