James Webb ci ha sempre fatto vedere qualcosa di diverso da quando è stato lanciato nello spazio, e continuerà a farlo anche in futuro. Ma adesso, che cosa abbiamo scoperto da quello che sembra essere un pianeta mai visto prima?
Un pianeta alieno da mozzare il fiato
Sogno o realtà, non serve cercare una vera e propria distinzione: la NASA ci mostra qualcosa di inedito. Lo affermiano poiché il telescopio spaziale James Webb ha fotografato l’atmosfera di un pianeta alieno con un dettaglio mai raggiunto prima, riuscendo a darci un ritratto completo della sua composizione chimica. Le foto che abbiamo inserito, come potete vedere, parlano chiaro.
Questo risultato sembra che abbia superato ogni aspettativa possibile, tant’è che ha garantito una nuova fase di esplorazione dei pianeti esterni al Sistema Solare. L’analisi dei dati ottenuti ha coinvolto molti ricercatori, i quali hanno deciso di pubblicare i contenuti in cinque studi disponibili online sulla piattaforma arXiv, che accoglie articoli in attesa della revisione della comunità scientifica.
Prende il nome di Wasp-39b, ed è un “Saturno Caldo” con una temperatura di circa 870 gradi che orbita intorno ad una stella distante 700 anni luce. Per catturare la luce di Wasp-39b, il telescopio spaziale ha seguito il pianeta mentre passava davanti alla sua stella. La vicenda si è svolta in questo modo: leggete bene cosa abbiamo da dirvi.
È più simile di quanto si pensi alla Terra, ma perché?
Le sostanze chimiche presenti nell’atmosfera assorbono diversi colori dello spettro della luce stellare, dunque le tonalità mancanti hanno indicato agli astronomi quali molecole sono presenti. Di certo ci è voluto del tempo per studiare ed analizzare quanto appreso, ma i risultati non sono stati deludenti a quanto pare. Fra le rivelazioni senza precedenti c’è il primo rilevamento, nell’atmosfera di un esopianeta, di anidride solforosa.
Altro non è che una molecola prodotta da reazioni chimiche innescate dalla luce ad alta energia proveniente dalla stella madre del pianeta. Sulla Terra, invece, lo strato protettivo di ozono presente nella parte alta dell’atmosfera si crea in una maniera molto simile. Con questo vi facciamo capire che abbiamo più di qualche elemento in comune con questi pianeti definiti “Saturni Caldi”. Solo il tempo, tuttabia, ci saprà dire qualcosa in più in merito.
? Fonte: www.ansa.it