L’assistente vocale di Amazon potrebbe inviare un messaggio nello spazio. Per quanto possa sembrare assurdo è possibile che succeda, ma ciò che chiediamo è questo: in che modo potrebbe succedere?
L’assistente vocale di Amazon su Orion?
Torniamo a parlare nuovamente della missione Artemis I, ma in un contesto diverso dal solito. E lo diciamo perché pare che sia possibile inviare un messaggio alla navicella tramite Alexa, ma non senza una ragione valida: a bordo vi è un iPad funzionante e carico, il quale è in grado di accogliere ogni tipo di contatto. La componente aggiuntiva è stata ealizzata interamente da Cisco, Lockhead Martin e Amazon.
Ovviamente l’assistente vocale si pensa sia nella navicella assieme al tablet, dato che la sua presenza è importante in quanto l’obiettivo del test è proprio quello di verificare l’eventuale rapporto che può dare all’interno della navicella. Tale introduzione sarà necessaria per far sì che i membri dell’equipaggio di Artemis III possano farne uso in ogni momento, e senza alcun tipo di problema.
Come abbiamo rivelato in precedenza, Alexa non è stata progettata su Orion come in tutti i casi che conosciamo sulla Terra. Il suo inserimento hardware è stato appositamente studiato da Lockheed Martin per resistere a urti, vibrazioni e radiazioni. Ci dicono anche che, per il futuro, nelle missioni spaziali l’assistente vocale potrà fornire informazioni tecniche agli astronauti, così come fare loro compagnia.
Alexa non è in contatto solo con gli scienziati, ma anche con noi
Ma se lo volessimo, potremmo inviare un messaggio ad Alexa? Ovviamente sì, seppur dovremo sperare di essere selezionati. Sappiate che il testo deve avere un massimo di 120 caratteri e sarà sottoposto a moderazione. Poi sarà inviato a Orion tramite il Deep Space Network. Il messaggio può essere mandato pure tramite l’app Explore Orion. Di seguito riportiamo una dichiarazione ufficiale di quello che avrebbero in mente di fare:
“Callisto dimostrerà come la tecnologia vocale, l’IA e le videoconferenze tramite tablet possano aiutare a migliorare l’efficienza e la consapevolezza per coloro che sono a bordo del veicolo spaziale, fornendo accesso alle informazioni sulla missione in tempo reale e una connessione virtuale con le persone e le informazioni sulla Terra. Il suo obiettivo è esplorare come queste tecnologie commerciali possano supportare gli astronauti nelle future missioni nello spazio profondo verso la Luna e oltre“.
? Fonte: www.hdblog.it