Lo streaming pirata subisce un altro duro colpo - Computermagazine.it
Nuovo successo per la Guardia di Finanza, che ha appena compiuto un’alrra impresa incredibile e che farà parte della compagnia mossa contro lo streaming illegale. I maggiori siti sono stati multati a seguito di una serie indagini svolte e portate a termine.
Già in passato c’era stato modo di parlare dell’operazione mossa contro l’IPTV e Pezzotto in Italia, periodo in cui erano stati coinvolti quasi un milione di utenti. Tutti quanti, secondo le analisi delle forze dell’ordine, facevano uso di piattaforme illegali per la visione di contenuti. Questo, data la circostanza poco sicura per ovvie ragioni, ha portato la Guardia di Finanza ad eseguire una multa considerevole diretta ai gestori di questi siti.
Ma non è finita qui, perché le indagini sono riuscite a dimostrare che persino altri portali non erano stati ancora presi di mira. Ne parla meglio lo stesso quotidiano di Confindustria che ha messo le mani su un “Verbale di accertamento e contestazione di violazioni amministrative” inviato dal Nucleo Speciale Tutela Privacy e Frodi Tecnologiche delle Fiamme Gialle ad alcuni utenti abbonati all’IPTV.
In questo documento possiamo leggere come le violazioni contestate sono due, che portano ad altrettanti tipi di sanzioni: 154 euro per l’utilizzo di contenuti audiovisivi coperti da copyright e 1.032 euro per le eventuali recidive. Tuttavia, come previsto dalla normativa, gli utenti avranno modo di pagare la multa entro 60 giorni dalla notifica e risparmiare portando le sanzioni a 51 o 344 euro in pratica.
Stefano Azzi, il CEO di DAZN Italia, ha fatto sapere la sua consideraIone per il lavoro svolto: “I clienti finali che, grazie alle operazioni svolte, vengono identiticati e multati per aver commesso atti di pirateria stanno crescendo. Se da un lato questi numeri sono la dimostrazione che la pirateria in Italia è diffusa in maniera massiccia dall’altro confermamo quanto le Forze dell’Ordine siano sempre attive e impegnate a debellare un problema che sta provocando ingenti danni al sistema”.
E come abbiamo costatato non hanno pagato caro soltanto i gestori, ma anche tutti coloro che ne facevano uso. È entusiasta dell’operazione anche Andrea Duilio, AD di Sky Italia, che sottolinea come “queste prime multe mostrano che è doppiamente pericoloso usufruire di servizi pirata, perché non solo si consegnano i propri dati personali a organizzazioni criminali, ma si compie anche un illecito per cui si è multati e perseguiti”.
? Fonte: www.everyeye.it
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