Avete mai sentito parlare di CodeToon? È un fantastico software grazie al quale potremo disegnare in digitale. Ma è difficile da usare?
Una sequenza di codici per disegnare?
CodeToon è un progetto che ha coinvolto ben tre ricercatori dell’Università di Waterloo in Canada, e che ha portato alla realizzazione di un generatore automatico di fumetti basato su codice di programmazione. L’idea è questa: vorrebbero rendere concreto e reale un concetto astratto, come quello espresso da una stringa informatica, tramite la combinazione di una storia con immagini e testo.
L’interfaccia è semplice e intuitiva, tuttavia può contenere molte strisce efficaci facilitando il lavoro creativo grazie all’intelligenza artificiale che, pure in questo ambito, potrebbe fornire un grande aiuto per velocizzare e automatizzare molti passaggi. Ne parla meglio Jian Zhao, uno dei ricercatori:
“Abbiamo scoperto che l’uso dei fumetti è un mezzo efficace per insegnare concetti di programmazione astratti, ma la creazione dei fumetti è noiosa e richiede tempo. Abbiamo anche identificato le opportunità nelle tecnologie AI avanzate per automatizzare alcuni passaggi di questa attività. E così, abbiamo creato CodeToon, uno strumento di creazione di fumetti che facilita questo processo di narrazione basato sul codice“.
Il processo di creazione dell’algoritmo
Per sviluppare il programma hanno voluto utilizzare un sistema chiamato Coding Strip sviluppato da un altro ricercatore coinvolto, Sangho Suh, per imparare a programmare utilizzando fumetti. Così facendo sono riusciti a compiere un altro passo verso la nascita di un determinato algoritmo, con il quale è stato possibile creare sia il template con le varie vignette che il contenuto iniziale.
Attualmente è stata programmata soltanto una interfaccia piuttosto basic, ma noi lo consideriamo un primo riquadro in cui inserire dei codici per provare il software. Gli utenti, però, potrebbero pensare che quella sequenza di lettere, numeri e simboli possa essere molto ostica da comprendere, ma cliccando sul tasto di generazione storia il sistema la traduce in una sequenza di azioni intraprese da soggetti che possono anche essere per esempio animali o persino cibo.
E una volta “scritto” il racconto che rappresenta in concreto il concetto astratto del codice, si può quindi compiere il secondo passo che consiste nella trasformazione della storia in un fumetto con le varie vignette e i soggetti che interagiscono con dialoghi. In futuro sicuramente migliorerà ancora di più la sua operazione, ma al momento è già un buon passo da non sottovalutare.
? Fonte: www.wired.it