I tralicci elettrici non saranno più come li conosciamo noi, perché adesso diventeranno del tutto smart e soprattutto più efficienti. Ma in che maniera?
L’evoluzione sino al digitale
Ad occuparsi della miglioria dei tralicci elettrici è Terna, che opera in questo campo sin dal 1999. Ce lo fa sapere Massimiliano Garri, Direttore Innovation and Market Solutions della società, che commenta la situazione in tal senso: “Vent’anni fa avevamo 800 punti di generazione elettrica, oggi sono oltre 1 milione. E di fronte a questa complessità servono tecnologie, competenze e innovazione“.
Ed è per la seguente ragione che la transizione digitale sia diventata una componente chiave per riuscire a migliorarsi sempre di più. Da questo proposito, Garri sostiene che l’investimento di un euro in software sia più produttivo che 100 in ferro. Con questo vuole affermare che le nuove tecnologie siano all’avanguardia, e che innovarsi debba essere una priorità presente in ogni settore.
Lo sviluppo programmato di Terna
Da qui comprendiamo come mai per la
digitalizzazione e l’evoluzione verranno stanziati ben 1,2 miliardi di euro di investimenti, di cui 10 previsti con l’aggiornamento del piano industriale 2021-2025. Il dossier innovazione contiene settanta progetti attivi, assieme ad un buon 70% relativo alle attività principali: la manutenzione della rete nazionale e il dispacciamento dell’energia elettrica.
Un altro 20% riguarda le innovazioni che possono migliorare alcuni aspetti relativi alla categoria in uestione, come ad esempio la sicurezza dei manutentori con i giubbetti airbag della D-Air Lab. Il restante 10%, infine, è dedicato esclusivamente allo sviluppo di tecnologie complesse come il quantum computing.
Ma Terna, che ha molti piani in mente per l’Italia, ha deciso di concentrarsi su degli elementi specifici, cioè la gestione dell’energia e della potenza, l’efficienza e green, la ricerca e sviluppo di materiali eco-compatibili e l’automazione robotica dei processi lavorativi. E attualmente il suo mirino è caduto sui tracci elettrici; quelli della società dispongono di una sensoristica evoluta che comprende stazioni meteo, sistemi di monitoraggio e di diagnostica.
Ma a che scopo porta avanti questa missione? Il compito di Terna, in sintesi, è quello di assicurare l’equilibrio tra energia immessa dai piccoli produttori e quella consumata da utenti e aziende. Parliamo di una sfida molto difficile e che è al centro anche del progetto Equigy, dove, assieme ad altri gestori europei, si sta sperimentando la tecnologia blockchain per tenere conto di ogni transazione con le piccole risorse distribuite.
? Fonte: www.repubblica.it