E se a salvare il mondo dall’inquinamento, in particolare da quello della plastica, fosse… la bava di verme? Il mondo scientifico sta effettuando molti esperimenti negli ultimi per cercare di arginare il problema del degrado ambientale, e dopo che alcuni scienziati avevano sviluppato un enzima capace di divorare il PET, ecco emergere un nuovo studio che si concentra appunto sul Waxworms, la bava dei vermi della cera.
A soffermarsi su tale sostanza sono stati in particolare gli scienziati del Consiglio nazionale delle ricerche spagnolo (CSIC), che hanno scoperto come la saliva della larve della falena della cera (in questo caso Waxmoth), contenga due enzimi in grado di ossidare e degradare il polietilene, quello viene comunemente chiamato PET, materiale che sta alla base della produzione di sacchetti e bottiglie di plastica, fra gli inquinanti più diffusi al mondo ed in particolare nei mari. Gli enzimi sono stati chiamati con il nome di Demetra e Cerere, le dee dell’agricoltura greca e romana, e Federica Bertocchini, autrice dello studio del Centro di ricerca biologica del CSIC, ha confessato: “Per degradare la plastica è necessario che l’ossigeno penetri nel polimero. Ora abbiamo scoperto che gli enzimi nella saliva del verme della cera svolgono questo passaggio cruciale: ossidano la plastica”.
BAVA DEI VERMI CI SALVERA’ DALLA PLASTICA? LO STUDIO DEL CSIC
A sorprendere è in particolare il fatto che il PET, o polietilene, sia un materiale prodotto dall’uomo solamente dal 20esimo secolo in avanti, di conseguenza non si spiega come mai i vermi da cera, che sono sulla Terra da ben prima della comparsa della plastica, siano in grado di “decomporre” questo oggetto artificiale. “I vermi della cera – ha aggiunto Bertocchini – si nutrono di cera d’alveare e polline di specie vegetali molto diverse. Indirettamente, questo spiegherebbe perché i vermi della cera possono abbattere il polietilene. Tuttavia, finora questa teoria è solo una speculazione e saranno necessari ulteriori studi che combinino la biologia degli insetti con la biotecnologia”. In attesa di vedere applicata la bava dei vermi da cera anche nella vita reale, questo studio rappresenta senza dubbio una nuova frontiera in vista della lotta all’inquinamento.
? FONTE: everyeye.it