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“State lontano da WhatsApp, strumento di spionaggio da 13 anni”. Le accuse choc

Sono clamorose le accuse mosse nei confronti di WhatsApp, quella che resta a mani basse l’applicazione più utilizzata al mondo.

WhatsApp, 7/10/2022 – Computermagazine.it

Secondo Pavel Durov, fondatore e CEO di Telegram, piattaforma da sempre rivale dell’app di proprietà di Mark Zuckerberg, quest’ultima sarebbe in realtà un’applicazione spia da ben 13 anni: “Non c’è mai stata nessuna falla di sicurezza in WhatsApp – ha spiegato il manager russo – nessun bug scoperto e corretto dagli sviluppatori: è tutta una messa in scena e quei bug erano del tutto intenzionali perché WhatsApp, ormai da ben 13 anni, è uno strumento di sorveglianza, di spionaggio”. Parole durissime che Durov ha rilasciato attraverso un lungo post sul suo canale Telegram ufficiale, dopo che negli scorsi giorni WhatsApp aveva fatto sapere di aver dovuto aggiornare il programma per risolvere due falle di sicurezza che avrebbero permesso a qualsiasi malintenzionato di aver acceso completo agli smartphone, facendo ciò che volevano. In realtà, secondo il manager russo, non si trattava di bug o errore nel codice, bensì di “backdoor”, delle porte lasciate volutamente aperte, anche se celate, per permettere a chi conoscesse la loro esistenza di accedere al telefono grazie alla presenza di WhatsApp. “Un altro problema di sicurezza esattamente come questo fu scoperto nel 2018 – ha spiegato ancora Durov – poi un altro nel 2019 e un altro ancora nel 2020. E sì, uno anche nel 2017. Prima del 2016 WhatsApp non aveva neanche la crittografia. Problemi del genere sono difficilmente casuali: sono backdoor impiantate nell’app”, aggiunge, ribadendo nuovamente i suoi dubbi maligni.

WhatsApp, 7/10/2022 – Computermagazine.it

WHATSAPP CI SPIA DA 13 ANNI: L’ATTACCO SOCIAL DI PAVEL DUROV

E ancora: “Non importa che tu sia la persona più ricca sulla Terra: se hai WhatsApp installato sul tuo telefono tutti i tuoi dati, di qualunque app, sono accessibili come ha scoperto Jeff Bezos nel 2020″, riferendosi al presunto attacco hacker nei confronti del fondatore di Amazon targato 2020. “Per questo ho cancellato WhatsApp dai miei dispositivi – aggiunge Durov – Lasciarla installata crea una porta per entrare nel telefono”. Quindi Durov aggiunge e conclude: “Non sto chiedendo alle persone di passare a Telegram. Con oltre 700 milioni di utenti attivi e 2 milioni di iscrizioni al giorno Telegram non ha bisogno di pubblicità. Potete usare tutte le app di messaggistica che volete, ma state lontani da WhatsApp: è uno strumento di spionaggio da 13 anni”.

? FONTE: tecnologia.libero.it

Roberto Mazzucchelli

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