Fra le tante notizie di informatica e tecnologia di questi giorni, spicca senza dubbio quella che ha come protagonista un ex dirigente di Google, la Big Tech americana proprietaria, fra le altre cose, del motore di ricerca più famoso al mondo.
Da anni Google regna incontrastata sul mercato, sito che genera ogni giorno miliardi di visite e che popola l’home page della stragrande maggioranza dei browser attualmente in circolazione. Eppure c’è qualcuno che sta provando a scalfire l’egemonia del gigante di Mountain View, leggasi l’ex dirigente di Google che vi abbiamo menzionato sopra, e che ha deciso appunto di lanciare un nuovo motore di ricerca in Europa. Stando a quanto sottolineato da TechCruch, il responsabile di questa “scommessa” si chiama Sridhar Ramaswamy, che in passato ha guidato la divisione pubblicitaria di Google, è che ora il cofondatore e CEO di Neeva, un’azienda a capo dell’omonimo motore di ricerca, e che sta per lanciare il suo servizio di motore di ricerca in alcune nazioni dell’Unione Europea, precisamente in Francia, Germania e Regno Unito. Di preciso Neeva è un motore di ricerca che non ha alcuna pubblicità e è che stato lanciato negli Stati Uniti a giugno di un anno fa, 2021, e che in questi 16 mesi circa ha superato quota 600mila utenti.
NEEVA, NUOVO MOTORE DI RICERCA FONDATO DA EX DIRIGENTE GOOGLE: ECCO COME FUNZIONA
Alla base di Neeva vi è un business che prevede un abbonamento Premium da 4.95 dollari al mese, e che permette di ottenere in cambio delle funzionalità aggiuntive come ad esempio l’accesso a community esclusive e servizi VPN. E’ comunque presente anche un piano gratuito, leggasi il Free Basic, che permette di accedere ad un motore di ricerca senza pubblicità, offrendo agli utenti quelli che i creatori del servizio definiscono “risultati reali al 100%”, quindi un elenco di siti che appare per la sua pertinenza rispetto alla ricerca effettuata e non per una sponsorizzazione o un’importanza dello stesso sito. In ogni caso è complesso dire se Neeva riuscirà a scalfire anche solo una piccola parte dell’utenza di Google: vedremo nei prossimi mesi se prenderà piede o meno.
? FONTE: everyeye.it