C’è una vera e propria emorragia di sviluppatori di applicazioni Android, un problema che sta diventando sempre più palese con il passare dei giorni.
Come si legge su Everyeye, Google, la big tech a capo appunto del “robottino verde”, ha deciso di agevolare il lavoro degli sviluppatori per smartphone lanciando le applicazioni multi device, ovvero, software capaci di funzionare anche su dispositivi estremamente diversi fra loro, ma anche questo “escamotage” non sembra funzionare, e soprattutto, risolvere il problema accennato in apertura. Stando ad una indagine statistica effettuata da Pixalate, il numero di sviluppatori che abbandonano le proprie applicazioni sta aumentando a dismisura: ma facciamo un attimo chiarezza. Per applicazioni abbandonate Pixalate intende tutte quelle app che non ricevono un aggiornamento da almeno due anni. Nei fatti non è detto che lo sviluppatore le abbia realmente accantonate, ma sul mercato tali programmi vengano ormai considerati in disuso. Il problema riguarda Android ma anche l’App Store di Apple, e proprio la multinazionale di Cupertino ha cancellato negli ultimi tempi un sacco di applicazioni abbandonate dal proprio marketplace per ragioni di sicurezza.
APP ABBANDONATE, SONO 1.5 MILIONI IN TOTALE E STANNO AUMENTANDO
Il problema delle app non aggiornate è che tali software rischiano di mettere a serio pericolo la sicurezza di smartphone e tablet in quanto possono essere veicolo di malware e virus di nuova generazione, per cui non sono state messe in sicurezza. In totale si calcola che sarebbero ben un milione e mezzo le app abbandonate fra Android e iOS, ma questo dato sta continuando a crescere, e lo sta facendo in maniera esponenziale negli ultimi tempi. Stando a quanto specificato da Pixalate, infatti, fra il primo e il secondo trimestre del 2022 il numero di applicazioni abbandonate su Play Store è aumentato di circa 200mila unità, passando da 967.000 a 1,1 milioni, con un incremento percentuale del 16%. Nello stesso periodo invece, su iOS il numero di applicazioni morte è sceso del 29 per cento, da 724mila a 515mila, ma forse per via della “pulizia” di cui sopra che è stata effettuata da Apple negli scorsi mesi. Ad alimentare il “cimitero” delle app sono in particolare i software sviluppati in Russia e Cina che non vengono più aggiornati per via di un mutato panorama internazionale della tecnologia, in particolare dopo lo scoppio della guerra in Ucraina, evento quest’ultimo che ha aumentato lo scetticismo degli utenti occidentali verso software provenienti da quelle zone del mondo.
? FONTE: promozioni24.it