Mancano davvero poche ore poi la missione Dart della Nasa, acronimo di (Double Asteroid Redirection Test), entrerà decisamente nel vivo.
Per chi non sapesse di cosa stiamo parlando, il riferimento è al progetto davvero spaziale, che l’agenzia americana ha messo in atto per provare a deviare un asteroide, nel caso in cui un masso di enorme dimensioni dovesse puntare dritto verso la Terra. L’evento clou avverrà nella notte fra il 26 e il 27 settembre prossimi, precisamente alle ore 1:14 italiane, quando la navicella della Nasa impatterà contro l’asteroide Dimorphos situato a 12 milioni di chilometri di distanza dal nostro pianeta. Il test avrà come obiettivo quello di deviare l’orbita dello stesso meteorite, e dal suo esito si capirà cosa potrebbe accadere in futuro in caso di minaccia reale. L’impatto avverrà all’incredibile velocità di 24mila chilometri all’ora, con la sonda americana che si scaglierà contro il “sasso” celeste, provando a “spostarlo”. Una missione che avrà anche una forte componente italiana visto che alla stessa prenderanno parte anche i LiciaCube, “Cubesat Leggero Italiano per Immagini di Asteroidi” che cercheranno di filmare il momento della “deviazione”. A scrutare l’impatto ci sarà ovviamente anche il telescopio spaziale James Webb, che sta continuando a mandare sulla Terra delle fotografie impressionanti, e che siamo certi non si farà sfuggire anche questo storico momento della missione Dart.
DART, MISSIONE NASA CONTRO ASTEROIDE ENTRA NEL VIVO: “SPOSTEREMO IL METEORITE”
La sonda della Nasa è costata circa 330 milioni di dollari, così come riferito dal tabloid britannico The Guardian, e dovrebbe impattare frontalmente a 11 milioni di chilometri di altezza sopra l’Oceano Indiano: “Quello che vogliamo fare è usare quanta più energia possibile da Dart per spostare l’asteroide”, sono le parole del prof. Alan Fitzsimmons, astronomo e membro della squadra investigativa della Nasa Dart presso la Queen’s University di Belfast. Ma cosa avverrà quando la sonda impatterà con Dimorphos? Semplicemente la “navicella” esploderà, si creerà una polvere di detriti, e l’asteroide devierà. L’esatto momento dell’impatto, nel caso in cui il James Webb dovesse perderselo, verrà filmato dal “Turkana Basin Institute” che ha installato un nuovo telescopio nel nord del Kenya progettato proprio per catturare l’istante esatto dello scontro. “La missione principale è un test di difesa planetaria ma allo stesso tempo possiamo imparare molto sull’asteroide”, hanno aggiunto alcuni esperti. Non ci resta che iniziare il conto alla rovescia…
? FONTE: ilgiornale.it