È ritornata la truffa del pacco, la quale si pensava fosse stata completamente dimenticata anche dagli stessi utilizzatori. Ora, invece, pare che sia stata migliorata; come funziona attualmente?
Si è fatta viva in questi giorni una delle truffe online più vecchie tra quelle ancora in circolazione. Parliamo del “pacco in attesa“, veicolata solitamente via email. Si tratta di un imbroglio talmente vecchio che sia impossibile cascarci, tuttavia la nuova versione sembra che sia molto più raffinata, credibile e pericolosa. Per questa ragione potrebbe riscontrare un discreto successo da non sottovalutare.
Tuttavia, il metodo di azione non cambia ugualmente: i truffatori inviano una email alla vittima nella quale si legge, ovviamente in rosso, che “Non siamo stati in grado di consegnare il tuo pacco in quando non c’era nessuno che potesse firmare la ricevuta di consegna“. Questo messaggio spaventa l’utente e cattura la sua attenzione, più di quanto non facesse in passato ai tempi d’oro.
In seguito, in verde, si legge pure “Siamo qui per informarti che abbiamo bisogno di una conferma dell’indirizzo per rispedire nuovamente il pacco“. Poi appare un pulsante: “Controlla qui“. Questo messaggio rassicura l’utente e lo invita a cliccare, il quale si sentirà incentivato a farlo. Ma che cosa succederà nel momento in cui cliccherà?
Se l’utente clicca come gli è stato consigliato viene indirizzato su un sito che sembra quello del corriere, ma in realtà è una piattaforma fake realizzata ad arte per mettere a segno la truffa. La prima schermata dice: “Hai (1) messaggio da parte nostra. Clicca qui sotto per aprirlo“. In fondo alla pagina compaiono dei finti loghi “Satisfaction 100% Guaranteed” e “Certified Authentic Secure Site“. Sotto sono persino riportati i link finti a Privacy Policy e Terms and Conditions.
La schermata successiva ci riferisce, invece, che: “Hai (1) pacco in attesa di consegna. Usa il tuo codice per tracciarlo e riceverlo. Pianifica la consegna e iscriviti alle nostre notifiche del calendario per evitare che ciò accada di nuovo!“. Poi, nella schermata successiva, si svela il vero fine della truffa: il pacco è “Bloccato presso l’hub di distribuzione (tassa doganale in sospeso)“.
Ma è qui che arriva la truffa vera e propria: la tassa da pagare è di appena 1,95 euro, una cifra molto bassa e che non spaventa nessuno d’altronde, ma per pagarla dobbiamo inserire i nostri dati personali e il numero della nostra carta di credito, comprensivo di codice CVV per sbloccare il pagamento. Nella schermata di inserimento dei dati personali, inoltre, il processo si arresta se non inseriamo un indirizzo email valido, e dopo aver fatto questo ci vengono sottratti inutilmente i due euro riportati.
? Fonte: www.libero.it