Spotify ha annunciato il 20 Settembre scorso l’avvio del servizio di vendita di audiolibri. Per il momento, il servizio è stato reso disponibile soltanto negli USA ed il catalogo provvisorio comprende 300.000 titoli, provenienti dalle case editrici “major”, ma anche indipendenti nonché contenuti inediti dei creators digitali. Scopriamo i dettagli.
Spotify punta ora anche sugli audiolibri. E alla vigilia dell’Autunno, Mercoledì 20 Settembre, ha annunciato l’avvio del servizio di distribuzione e vendita, dopo 10 mesi dall’acquisto della società di creazione e distribuzione di audiolibri Findaway, nel Novembre dello scorso anno.
Dunque anche Spotify non è rimasta affatto insensibile al recente trend di espansione del mercato degli audiolibri, come altri colossi dell’high-tech e del web digital tra cui Apple e Kobo. Mentre Amazon, con il suo servizio di Audible, resta ad oggi ancora il “traino” più importante del settore, essendo stata tra le prime aziende a scommettere sul prodotto.
Il catalogo provvisorio di Spotify, destinato ad espandersi già dalle prossime settimane, si compone di 300.000 titoli, provenienti dalle maggiori case editrici statunitensi, ma anche dalle minori indipendenti. E dedica anche parte della promozione, distribuzione e vendita a contenuti inediti dei creators digitali.
Le prospettive di espansione futura di Spotify
La strategia di Spotify di introdurre gli audiolibri all’interno del proprio modello di business rientra nelle mire della società di differenziare il più possibile la propria offerta: dopo aver constatato a proprie spese quanto la musica, in termini di entrate, risulti al contempo costosa e poco redditizia, dapprima Spotify si è dedicata all’inclusione dei podcast ed ora degli audiolibri.
Per il momento, le caratteristiche principali del servizio dedicato agli audiolibri riguardano l’inclusione del catalogo all’interno della piattaforma. Gli utenti possono testare gli audiolibri all’interno dell’app e, in caso poi decidano di acquistarli, vengono quindi reindirizzati su Findaway, dove possono effettuare il pagamento.
Per il futuro, come dichiarato da Nir Zicherman e Dawn Ostroff, rispettivamente il responsabile degli audiolibri ed il responsabile della pubblicità, Spotify ha già pianificato diversi progetti di sviluppo, tra cui la possibilità di includere promozioni commerciali all’interno degli audiolibri per sostenere gli autori indipendenti.
FONTE: www.smartworld.it