Nuovo hardware, headset leggero – ottimizzato anche per i portatori di occhiali – display OLED con risoluzione da 2000 x 2040 pixel per occhio e con immagini più nitide, chiare e contrastate: il visore di realtà virtuale VR2 di Sony aumenta di potenza e di qualità, pur mantenendo i “tradizionali” trademark di fabbrica. Scopriamo le caratteristiche principali.
Capcom ha portato all’evento Tokyo Game Show 2022 i nuovi visori PlayStation VR2, da testare con la demo del videogame “Resident Evil Village VR”. E i passi in avanti compiuti da Sony nello sviluppo del nuovo modello rispetto al precedente PlayStation VR sono risultati evidenti.
Tanto in termini di hardware quanto in termini di potenza e qualità, i nuovi visori VR2 soddisfano le aspettative, a partire dalla leggerezza e comodità dell’headset, anche per i portatori di occhiali, con un display OLED che passa dalla risoluzione di 960 x 1080 pixel a niente meno di 2000 x 2040.
Anche l’introduzione dei sensori di vibrazioni aptiche aggiunge immersività e coinvolgimento all’esperienza virtuale, simulando tanto nei controller quanto nell’headset le sensazioni fisiche provate dai protagonisti del gioco, come lievi traumi alle mani patiti dal personaggio di Ethan o lo sciame di insetti che avvolge il suo capo, riprodotti entrambi con vibrazioni efficaci e suggestive.
L’headset di Sony alloggia al suo esterno telecamere che, quando attivate con la modalità passthrough, consentono di avere una visione in bianco e nero dell’ambiente circostante. Inoltre, nel nuovo modello sono state ottimizzate per un tracciamento più preciso dei movimenti che si effettuano nello spazio, così come anche l’impostazione della distanza interpupillare e l’allineamento delle lenti.
Anche i controller sono caratterizzati da un peso davvero piuma e gli archi della struttura consentono senz’altro anche una buona protezione da scontri accidentali ma, soprattutto per chi fosse abituato da tempo all’impugnatura di Meta Quest, potrebbe essere necessario qualche minuto per abituarsi ai nuovi movimenti.
Rispetto all’headset, una miglioria potrebbe riguardare l’ingresso della luce esterna al suo interno, comunque non riscontrabile in maniera significativa in ambienti di gioco non troppo luminosi. Inoltre, pur essendo aumentato il campo visivo di 10 gradi rispetto ai VR (da 100° a 110° dei VR2), manca ancora la sensazione di essere completamente immersi in un ambiente virtuale, soprattutto a causa della cornice alle estremità del display.
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