Nessun allarma monopolio. A regalare un endorsement a Microsoft, questa volta ci ha pensato niente meno che Meta. Il gruppo di social network del magnate Zuckerberg, detentore tra gli altri di Facebook e Instagram, ha difeso a spada tratta il colosso di Redmond nell’affare che lo ha visto accaparrarsi Activision Blizzard.
Un colpo da novanta. Anzi, da quasi 70. Come i miliardi che Microsoft ha sborsato per aggiudicarsi uno degli studi della game industry più grossi e potenti dell’intera storia videoludica. Torniamo a parlare dell’affare che ha coinvolto il colosso di Redmond, il quale si è aggiudicato Activision Blizzard per una cifra prossima ai 70 miliardi di dollari. Una mossa che, a quanto pare, non è andata giù alle autorità antitrust brasiliane. Si parla di monopolio, anche in vista del possibile cambio di rotta nelle disponibilità multipiattaforma di Call of Duty.
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Di fatto, il first-person shooter di Activision potrebbe diventare, clamorosamente, un’esclusiva del colosso di Redmond, portando a se una schiera gigantesca di videogiocatori. In questo senso, Meta non vede in alcun modo nessuna minaccia di monopolio, anzi, parla di un mercato sempre più aperto e che, nel tempo, si sta espandendo offrendo più possibilità di quante non ne offrisse in passato.
Il discorso va nella direzione dei – tanti – produttori che negli ultimi anni si sono gettati a capofitto in un progetto – più o meno di successo – dedicato al mondo dei videogiochi. Tra questi Amazon Luna nel 2022, ma anche Neftlix, con i suoi Netflix Games introdotti l’anno scorso. E ancora Google, con il suo progetto streaming Google Stadia, giunto nel 2019. Apple Arcade, Epic Games Store e tanti, tanti altri.
Nella presa di posizione di Meta c’è stato spazio per la menzione di diversi altri produttori che non verranno limitate in alcun modo dall’acquisizione. Da Capcom a Electronic Arts, passando per Sony, Valve, Ubisoft e tante altre. Insomma, guardiamo al dito o alla Luna? Per ora, l’unica compagnia ad aver tentato, in qualche modo, di mettere il proverbiale bastone fra le ruote a Microsoft è stata Sony. L’azienda nipponica teme, giustamente, di non avere più, in un futuro non troppo lontano, la possibilità di pubblicare i titoli Activision Blizzard sulla sua piattaforma.
? FONTE: Multiplayer.it