Sono stati resi noti i vincitori italiani del prestigioso James Dyson Award, concorso che premia le idee più innovative. Al terzo posto, come fatto sapere da Repubblica, si è piazzato FIIL, deambulatore per anziani ad uso domestico, che può essere usato per muoversi nonché per sedersi e trasportare oggetti.
Sul secondo gradino è invece salito il progetto L.B. Drone, un drone salvagente che si pilota da remoto e che è pensato per le azioni di soccorso in mare aperto. Al primo posto, invece, troviamo Argo, un dispositivo indossabile pensato per i nuotatori ipovedenti, che aumenta la loro autonomia segnalando la virata e l’orientamento in vasca attraverso un sistema di vibrazioni. “Argo conta su una fase di sviluppo già avanzata”, ha commentato la giuria italiana nella sua motivazione al primo premio. “Un’idea semplice e di facile realizzazione per eliminare gli ostacoli che un nuotatore non vedente può incontrare immergendosi in piscina. Un elemento potenzialmente ostile come l’acqua disinnescato da un oggetto che vede, avverte, protegge”. Ad inventare Argo sono stati la 24enne Sara Labidi e il 23enne Giuseppe Campanale, oltre alla 52enne Daniela Bigon, tutti e studenti del corso di laurea magistrale in Design della Comunicazione e del Prodotto allo IUAV di Venezia.
Grazie a questa vittoria si sono portati a casa 5.900 euro oltre alla possibilità di accedere alla fase finale del concorso internazionale, il cui vincitore sarà scelto niente di meno che da Sir James Dyson in persona. Il vincitore finale sarà annunciato il prossimo 16 novembre, e si porterà a casa il premio da 35.700 euro. Alla fase finale, ricorda Repubblica, accederanno anche gli altri due progetti italiani classificati, compreso il drone salvagente ideato da Edoardo Sernicola, classe 1998 laureato allo IED. Il deambulatore FIIL è stato invece ideato da Martina Arleo, Product Designer romana, classe 1996. “Una grande ma semplice idea”, ha spiegato la giuria nel motivare la scelta del progetto come terzo classificato. “La rivisitazione di un prodotto comune che invece di essere realizzato in tubi di alluminio a vista, si adatta in maniera più integrata agli ambienti domestici delle nostre case. Un design che non sacrifica l’ergonomia e la praticità ma, anzi, aggiunge funzionalità al prodotto”.
? FONTE: Repubblica.it
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