Il vero game change nella line-up di dispositivi Apple per il 2023 è indubbiamente la Dynamic Island. Il “notch mobile” che, integrandosi con il software, va a nascondere un difetto hardware evidente, ovvero il foro del display. Ma come funziona e a cosa serve realmente?
Apple ha da sempre sostenuto un mantra, indissolubile nella conformazione della sua anima di azienda leader: “Think different“. E quest’anno, anche grazie alla novità relativa al Dynamic Island, porta fede a questo tanto semplice quanto efficace concetto. Torna quindi a farsi sentire l’anima di Steve Jobs con una trovata geniale, volta a rendere un difetto… il maggiore pregio del dispositivo. La cosiddetta Dynamic Island altro non è che una soluzione software per risolvere un problema hardware.
Nello specifico si posizionerà laddove oggi troviamo la maggioranza delle notifiche a comparsa, i cosiddetti “pop-up”, che dal 14 Pro in poi, verranno integrati direttamente in una porzione di schermo nera. A rendere possibile la magia, la tecnologia OLED dietro allo schermo di iPhone 14 Pro, che grazie ai suoi neri assoluti da l’impressione di allargare o stringere il buco nello schermo. All’interno della Dynamic Island quindi ritroveremo informazioni sulle notifiche di iPhone come un counter attivo, l’animazione del Face ID e tanto altro.
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Ma c’è di più: la fluidità delle animazioni – perfettamente in linea con la qualità di iOS – rende il tutto naturale. Sarà infatti possibile interagire con la Dynamic Island per espanderne il contenuto, selezionare l’app specifica, modificare i parametri e così via. Da precisare, tuttavia, che la novità della Dynamic Island riguarderà, almeno per il 2023, i soli modelli Pro. iPhone 14 e iPhone 14 Plus presenteranno ancora il solito, ormai iconico notch statico.
Insomma, una soluzione davvero innovativa e alla quale, dobbiamo ammetterlo, nessuno aveva ancora pensato. Vuoi per le evidenti difficoltà in termini di sviluppo software – che un’azienda come Apple è in grado di gestire agilmente per via della esclusività di iOS – vuoi per la conformazione hardware degli smartphone. Non resta quindi che attendere la controparte Android, che molto probabilmente si accoderà a questo nuovo trend.
? FONTE: Wired