Il progetto informatico, battezzato Samizdat Online, consente di attingere a notizie, dati ed informazioni censurate anche quando visitato nei Paesi presso cui vige la censura, attraverso il potenziamento del processo di registrazione di domini liberi e la diffusione automatica degli articoli. Ecco di cosa si tratta.
E’ stato ideato da Yevgeny Simkin, fondatore di una società di ingegneria del software, per aggirare la censura in Russia ed in Bielorussia, ma non solo: il progetto, battezzato Samizdat Online, consente a chiunque si trovi in regimi di oscurantismo sparsi nel mondo di avere accesso a notizie, dati ed informazioni bloccate.
La piattaforma mette in atto questo stratagemma: siccome i siti web censurati non sono raggiungibili al loro dominio di origine, Samizdat Online li ripubblica su nuovi domini e consente il collegamento verso le loro pagine tramite link definiti “SOS”. Per poterlo fare, Samizdat Online deve ottenere il consenso da parte dei siti oscurati di diffondere i loro contenuti.
E sono già una dozzina circa le pubblicazioni bloccate in Russia ed in Bielorussia ad aver dato consenso a Simkin e soci di prelevare e diffondere i loro contenuti attraverso questo metodo, riuscendo così a continuare la propria attività di divulgazione e diffusione di notizie online.
Come funziona Samizdat Online: le caratteristiche principali del sistema
Il portale si appoggia ad un server primario che ha il compito di generare i nuovi domini. Questo server comunica con numerosi altri server di tipo secondario, decentralizzati, che ospitano “fisicamente” i domini registrandoli in modalità randomica. Infine, la randomizzazione include i domini per la generazione dei link SOS.
E, a differenza di altri metodi di bypassaggio della censura, come VPN o TOR, Samizdat Online non richiede ai propri utenti competenze tecniche di alcun genere: è sufficiente visitare la piattoforma e cliccare sui contenuti di proprio interesse, dopodiché si verrà rendirizzati ad una URL composta da una stringa ipertestuale che cripta i dati della pagina di origine.
“L’obiettivo – ha dichiarato Simkin – è far sì che le popolazioni di Russia e Bielorussia inizino a farsi venire seri dubbi su ciò che i loro governi stanno facendo. Cerco di fare solo questo: seminare il dubbio in queste popolazioni”. Per visitare la piattaforma, ecco il link.
FONTE: www.wired.it