Apple non potrà vendere i nuovi iPhone in Brasile finché non si adeguerà: la controversa vicenda che sa di sconfitta

No caricatore, no party. Con questa semplice ma efficace frase potremmo riassumere la vicenda che sta colpendo Apple in Brasile, terra nella quale il colosso di Cupertino non potrà più vendere i suoi iPhone. O almeno, fintanto che nella confezione non verrà fornito anche un caricatore.

In Brasile niente più iPhone: ecco perché - 8922 www.computermagazine.it
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La scelta di Apple, introdotta un paio di anni fa con i modelli di dodicesima generazione, ha sicuramente lasciato di stucco gran parte degli utenti. Nei nuovi iPhone non ci sarà più il caricatore, ma solo e soltanto il cavo di alimentazione – oltre all’ovvio smartphone. Una scelta, dice Apple, dettata dalla consapevolezza di non riempire il mondo di inutili spinotti. Di certo, siamo sicuri che buona parte di noi ha in casa un quantitativo sufficiente di caricatori da ovviare a questa mancanza. Dall’altra parte, Cupertino si sfrega le mani per aver risparmiato soldi nella produzione di un componente che, volente o nolente, rappresentava un costo nella filiera produttiva di iPhone.

Il Brasile dice no all’assenza del caricatore: sanzionata Apple per 2 milioni

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Ora c’è il Brasile, dove il ministero della giustizia avrebbe preso una decisione scioccante: sanzionare Cupertino per 2 milioni di dollari e bloccare le vendite dei suoi iPhone senza caricabatterie incluso nella confezione di vendita. La scelta ha spiazzato tutti quanti e che, fa sapere il ministero, non cambierà fintanto che Apple non venderà anche il caricabatterie nella confezione di vendita.

Applicazione di una sanzione per un importo di BRL 12.274.500, cancellazione della registrazione degli smartphone a marchio iPhone immessi sul mercato dal modello iPhone 12 e sospensione immediata della fornitura di tutti gli smartphone a marchio iPhone, indipendentemente dal modello o dalla generazione non accompagnati dal carica batterie“, ha detto il ministero brasiliano.

Dal canto suo, il colosso di Cupertino ha dichiarato che tenterà un ricorso contro le decisioni del governo locale brasiliano. Fa riflettere la decisione presa nei confronti di Apple, mentre su Samsung non ci si è espressi in tal senso. Di fatto, anche l’azienda coreana, accodandosi ad Apple, ha scelto di evitare la vendita di caricatori insieme ai suoi smartphone.

“In Apple, consideriamo il nostro impatto sulle persone e sul pianeta in tutto ciò che facciamo. Gli adattatori di alimentazione rappresentavano il nostro maggiore utilizzo di zinco e plastica ed eliminarli dalla confezione ha contribuito a ridurre oltre 2 milioni di tonnellate di emissioni di carbonio, l’equivalente di rimuovere 500.000 auto dalla strada ogni anno.

Ci sono miliardi di adattatori di alimentazione USB-A già in uso in tutto il mondo che i nostri clienti possono utilizzare per caricare e collegare i propri dispositivi. Abbiamo già vinto diverse decisioni giudiziarie in Brasile su questo problema e siamo fiduciosi che i nostri clienti siano a conoscenza delle varie opzioni per caricare e collegare i loro dispositivi. Continueremo a lavorare con Senacon per affrontare le loro preoccupazioni e pianificare di presentare ricorso contro questa decisione”, avrebbe commentato Apple, in risposta alla decisione del ministero brasiliano.

? FONTE: Hardware Upgrade

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