Nuove regole a partire dal primo Settembre per disciplinare le attività di smart working a livello aziendale, con il ritorno all’accordo individuale tra datore di lavoro e dipendente e l’abbandono della normativa adottata in fase emergenziale. Scopriamo i dettagli di tutte le novità previste.
Tanto per il settore pubblico quanto per il settore privato, a partire da Giovedì prossimo 1 Settembre varranno nuove disposizioni in tema di “lavoro agile”, o “intelligente” o “smart working” che dir si voglia, riprendendo le normative che fanno riferimento alla legge numero 81 dell’anno 2017.
L’introduzione delle novità é data praticamente per certa, anche se non è da escludere la possibilità di una proroga in extremis, ritenuta però poco probabile, che potrebbe far slittare l’adozione ed applicazione delle nuove disposizioni di qualche settimana oppure mese.
In ogni caso, tornerà l’accordo individuale, tramite il quale datore di lavoro e dipendente si accorderanno circa i termini e le condizioni delle prestazioni professionali, stipulando tra le parti un patto lavorativo accettato da entrambe. Inoltre, è prevista la semplificazione della documentazione relativa agli accordi verso il Ministero del Lavoro.
La comunicazione telematica dell’accordo di Smart Working da inviare al Ministero
A partire dall’introduzione delle novità, basterà quindi che il datore di lavoro invii una comunicazione telematica contenente le generalità del dipendente, la data di inizio e di termine delle prestazioni professionali in smart working e l’indicazione del tipo di rapporto lavorativo (se a tempo determinato oppure indeterminato).
“È un primo passo con il quale si rendono più semplici gli obblighi di comunicazione relativi al lavoro agile anche alla luce dell’esperienza maturata durante la pandemia”, ha dichiarato il Ministero. Inoltre, in assenza di modifiche o di cessazioni contrattuali, le aziende che avevano già inviato le comunicazioni in fase emergenziale della pandemia non dovranno inviarle nuovamente.
D’altro canto, i lavoratori che non avessero fino ad ora concordato alcunché con le aziende, a partire da Giovedì primo Settembre torneranno a lavorare in presenza, comprese le categorie fragili ed anche i genitori di figli di età inferiore ai 14 anni. A riguardo, tuttavia, il Ministro del Lavoro Orlando ha confermato l’impegno del Ministero di continuare “nell’azione di individuare risorse” per consentire a queste categorie di proseguire l’attività professionale da remoto.
FONTE: www.corriere.it