L’intelligenza artificiale non viene utilizzata soltanto per i software o in ambito medico, ma anche per portare del bene laddove è necessario farlo. Il caso della salvaguardia dell’Amazzonia, per esempio, è una situazione che non deve essere sottovalutata: vediamo in che modo l’IA aiuterà la foresta più grande che ci sia.
L’Amazzonia è la foresta con la maggiore estensione al mondo, oltre che l’habitat naturale per tre milioni di specie animali e vegetali. È considerata una risorsa indispensabile per la sopravvivenza dell’uomo sulla Terra, che negli ultimi anni non è stata sufficientemente tutelata. Ma a seguito degli incendi che l’hanno riguardata in passato, adesso deve affrontare i problemi di deforestazione, che non sembrano trattati come richiederebbero dall’esecutivo Bolsonaro.
E nel frattempo che le leggi ambientali stabilite dal parlamento hanno circoscritto il monitoraggio della deforestazione in specifiche aree, pare che l’impatto più grande sia esterno alle regioni individuate. Lo afferma con certezza uno studio pubblicato sulla rivista Conservation Letters e condotto dall’Istituto Nazionale brasiliano per la Ricerca Spaziale, il quale tramite delle immagini satellitari e l’uso di algoritmi di intelligenza artificiale, sono riusciti a identificare le zone con la maggiore deforestazione su tutto il territorio dell’Amazzonia brasiliana.
La localizzazione delle aree più colpite e l’intervento immediato dell’IA per identificarle
Le aree con la maggiore deforestazione si trovano al di fuori delle 11 municipalità attualmente monitorate dal governo federale brasiliano nell’ambito del suo Piano per l’Amazzonia 2021-22. L’intelligenza artificiale, oltretutto, ha identificato in un territorio di 160.000 mila chilometri le maggiori azioni di deforestazione. Si tratta di una superficie meno estesa rispetto a quella presa in considerazione dal programma, il che consentirebbe di concentrare le risorse disponibili in maniera più efficiente ed efficace.
Il progetto dell’Istituto Nazionale brasiliano per la Ricerca Spaziale consente di riconoscere in poco tempo le aree con maggiore deforestazione e di intervenire prontamente. Viene spiegato attentamente nel seguente documento ufficiale: “Questa è una scoperta importante, dato che le agenzie responsabili dell’applicazione della legge vedono il loro budget ed il loro personale costantemente ridotti. Utilizzando dati con riferimenti spaziali espliciti integrati all’interno di un algoritmo per la modellazione della previsione della deforestazione, proponiamo un metodo alternativo basato sulla scienza per classificare gli hotspot della deforestazione a cui dare la priorità nelle azioni delle forze dell’ordine”.
? Fonte: www.hwupgrade.it