Il futuro è qui, ed è marchiato NVIDIA. Questa volta non parliamo di schede grafiche, ma di software, o meglio, bot e assistenti virtuali, che il colosso dell’industria videoludica avrebbe presentato.
Il futuro della tecnologia passerà, per forza di cose, dall’intelligenza artificiale. Assistenti virtuali, bot e, in generale, software in grado di autogestire le proprie funzioni in base alle nostre richieste, che via via nel corso degli anni diventeranno sempre più… intelligenti. Ebbene NVIDIA, noto marchio impegnato nella produzione di componenti da gaming tra cui le sue famosissime GPU, è oggi protagonista di una presentazione dal sapore futuristico.
Parliamo della sua ACE, acronimo di Omniverse Avatar Cloud Engine, tecnologia il cui scopo è quello di creare intelligenza artificiale al servizio delle aziende partner. Il tutto supportato dal cloud e quindi dai server di NVIDIA, dai quali usciranno dei veri e propri avatar iper-realistici in grado di comprendere sempre meglio e in modo più efficiente le esigenze dei clienti. Gli ambiti in cui questi assistenti al silicio possono essere impiegati sono dei più disparati: dai videogiochi online alle chatbot e tanto, tantissimo altro.
Il tutto, come detto, gira su piattaforma cloud, quindi senza la necessità alcuna, da parte delle aziende, di dotarsi di componenti hardware all’avanguardia. La possibilità di poter ottenere la migliore tecnologia, sfruttando i server di NVIDIA, magari distanti migliaia di km dai server aziendali, è quanto di più comodo e futuristico si possa immaginare. Il sistema, per funzionare, sfrutta diversi “assi nella manica” di NVIDIA già ampiamente collaudati, come ad esempio Omniverse per la gestione dell’IA. Metropolis viene invece impiegato per il riconoscimento degli oggetti, mentre NeMo Megatron per un linguaggio più naturale e realistico. E ancora Merlin per le raccomandazioni e i consigli posti dall’intelligenza artificiale.
Dunque l’obbiettivo di NVIDIA è trasformare quella che ad oggi è una tecnologia agli albori a qualcosa di molto più vicino ad un vero e proprio assistente umano. Il tutto riducendo al minimo la necessità di componenti hardware di livello e, in generale, unendo differenti software in un unico conglomerato di tecnologia all’avanguardia.
? FONTE: Engadget
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