L’intelligenza artificiale sta per raggiungere un nuovo livello di machine learning che prima nessuno di noi pensava potesse apprendere, ma adesso la questione è cambiata radicalmente dato che i ricercatori sono giunti ad una conclusione che ha davvero dell’incredibile. Che cosa sono riusciti a fare di così tanto magnifico? Pare che abbiano creato un neurone artificiale, che a momenti potremmo scambiarlo con uno normale.
Ci chiediamo da sempre se le macchine, un giorno, riusciranno a superare gli stessi
esseri umani. Probabilmente è già così dato che non siamo in grado di eseguire dei calcoli complessi in maniera istantanea; facciamo uso di strumenti appositi che possano facilitarci il processo, ma in altri casi sono propriamente queste automazioni a renderci la vita più facile.
Soprattutto se si tratta di creazioni artificiali, come in questo caso. Infatti, i ricercatori del MIT hanno affermato di aver creato con successo delle sinapsi analogiche che sono un milione di volte più veloci di quelle del nostro cervello umano. E oltre ad essere molto rapide e precise, queste sono anche più efficienti efficienti e potrebbero essere adoperati per creare una rete di sinapsi e neuroni artificiali. Ma servirebbero a noi? No, bensì alle macchine.
Lo sviluppo dei neuroni artificiali
Il loro utilizzo dedicato interamente alle intelligenze artificiali non è affatto una cattiva idea se ci pensiamo bene: i ricercatori affermano di essere stati in grado di raggiungere la velocità di nanosecondi, e erano più rapide delle sinapsi stesse el cervello umano grazie da uno speciale materiale chiamato vetro fosfosilicato inorganico, o semplicemente sintetizzato in PSG
Questo composto inorganico ha l’incredibile capacità di resistere alle alte tensioni senza rompersi, permettendo ai protoni di viaggiare a velocità assurde pur essendo incredibilmente efficiente dal punto di vista energetico. Ciò significa che abbiano appena raggiunto un livello mai visto prima nel campo della scienza, e non sarebbe affatto strano se con il passare del tempo riuscissero a migliorare ulteriormente il progetto.
Ne parla al riguardo Ju Li, ossia l’autore senior dello studio e professore di scienze nucleari, il quale afferma che: “Formerai reti con complessità senza precedenti che nessun altro può permettersi, e quindi le supererai di gran lunga tutte“. Ma andrà esattamente per come lo abbiamo pensato noi, oppure la situazione prenderà una piega decisamente diversa dal solito? Staremo a vedere.
? Fonte: www.everyeye.it