Una nuova macchina ideata da dei progettisti fenomenali pare che sia in grado di compiere, o almeno all’apparenza, l’impossibile: ricaricarsi in maniera infinita e senza un attimo di riposo. Ma come ci riesce?
La nuova creazione di cui vogliamo parlare è la WSE, acronimo di Wave Swell Energy, ed oltre ad essere un prodotto australiano innovativo potrebbe rivelarsi essere unico nel suo genere. Sfrutta il principio della colonna d’acqua oscillante per generare elettricità dal passaggio delle onde, e a giuricare dai risultati ottenuti ha dimostrato di funzionare così tanto da superare di moltissimo le aspettative del progetto stesso.
Per riuscirci fa uso di una camera di cemento con un imboccatura da cui entra l’acqua del mare, che per via del movimento ondoso crea una colonna d’acqua all’interno della stanza che cresce di volume quando l’onda sale, e dunque tende a diminuire nel momento in cui l’onda scende. La colonna d’acqua forza l’aria all’interno della camera ad uscire per uno sfiatatoio, agendo come uno stantuffo, ma installando una turbina in prossimità dello sfiato è possibile convertire l’energia del moto ondoso in corrente elettrica, utilizzando il flusso d’aria.
I grandi risultati ottenuti dal progetto
In origine, i sistemi usano il vento in una maniera differente: l’aria soffia verso l’esterno al salire della colonna d’acqua, e viene risucchiata quando il livello dell’acqua scende. Questo comporta che la turbina deve invertire il senso di rotazione al cambio di direzione del flusso dell’aria, ma ciò causa alcune inefficienze e rende comolicato il progetto della turbina stessa. Ma nel sistema di UniWave, la turbina gira sempre solo in una direzione, specialmente l’aria viene risucchiata nella camera al discendere della colonna d’acqua, mentre all’arrivo dell’onda, il vento viene espulso tramite un secondo sfiatatoio, senza azionare la turbina.
La sua piattaforma sperimentale ha una potenza massima di 200 KWatt e, nel corso di 24 ore, in condizioni “di mare” ideali può produrre fino a 1 MWh di energia pulita. A un anno di distanza, e apportando diverse ottimizzazioni al progetto originale, WSE ha affermato di essere riuscita ad ottenere un’efficienza di conversione complessiva dell’energia dell’onda in energia elettrica pari al 48%: “Il nostro team è entusiasta di essere riuscito ad ottenere un livello di conversione della potenza dell’onda in elettricità ad una media tra il 45 e il 50% in un ampio range di condizioni del moto ondoso. Ciò rappresenta un ampio miglioramento rispetto agli impianti del passato e dimostra che il momento è arrivato per la potenza dell’onda di stare sullo stesso piano di eolico, solare e accumulo come parte di un moderno energy mix“.
? Fonte: www.dday.it