Eni stupisce tutti quanti con il lancio di un progetto esclusivo, ma anche divertente da vedere come anche da provare. Di che si tratta?
È stato scoperto un nuovo programma fenomenale del quale si sta parlando adesso. Al riguardo vi diciamo questo: non crediate fin da subito che sia la solita iniziativa che dovremmo ignorare oppure che potremmo credere di prendere sottogamba soltanto perché sia appena uscita, dunque sarebbe un bene se decidessimo di valutare al massimo delle nostre possibilità il prodotto stesso cosicché possa essere più facilmente gestibile.
Ma di che cosa vogliamo trattare? In sostanza è una nuova funzione introdotta in delle macchinette che, selezionando per l’appunto lo strumento in questione, ci consentirebbe di poter usare una “impostazione” molto particolare. È stata proposta da Eni per via del fatto che faccia molto caldo, il quale ha deciso di lanciare una modifica ai propri distributori in modo tale da renderli più “divertenti“, e magari far rilassare pure coloro che ne fanno uso. Ciò che ha stupito non è assolutamente una novità da poco, bensì una vera e propria innovazione che lascerebbe intravedere alcuni spunti per il futuro: i terminal sono in grado di parlare in dialetto.
La nascita del progetto e il distributore che può parlarci in dialetto
Al riguardo possiamo fare un esempio parlando delle Marche, regione dove i vari self service si esprimono con i tanti accenti del territorio con una declinazione al plurale, dove ogni provincia – e ogni città che si rispetti – ha un suo modo di comunicare. Nei giorni scorsi il “Corriere Adriatico”, a tal proposito, ha mostrato il video del distributore che parla in dialetto sanbenedettese, mentre in questi giorni sta andando in onda quello che si esprime in civitanovese.
Comunque, tra i messaggi che vengono mostrati o detti possiamo vedere “Operazione in corso, attendere prego”, “Rifornirsi all’erogatore 1” e “Se hai una carta punti utilizzala ora”. Gli utenti sentiranno questi messaggi vocali direttamente dalle stazioni di servizio Eni, le quali avranno il preciso compito di riferire in dialetto le varie parole registrate. Ma questa iniziativa spiritosa come è nata? Si pensa che in origine venne testata in alcune stazioni, e che adesso sia presente in oltre 1.700 Eni Live Station dove sono stati installati moderni terminali che, tra le lingue disponibili, propongono anche il dialetto della zona.
? Fonte: www.leggo.it