Oggetto del contendere: l’App JuicePass che, secondo Enel X, a causa di Google non godeva dell’interoperabilità necessaria per poter comunicare con il sistema Android Auto. Ed il TAR del Lazio sostiene il parere di Enel X e conferma la multa da oltre 100 milioni di Euro comminata al colosso di Mountain View dall’Antitrust. Scopriamo i dettagli.
L’accusa era di abuso di posizione dominante. Lo scorso Maggio l’Antitrust ha comminato a Google una multa da 100 milioni di Euro. Ora il TAR del Lazio la conferma ed i giudici del tribunale amministrativo della Regione hanno respinto il ricorso avanzato dal colosso di Mountain View.
L’accusa era giunta da Enel X, il marchio di Enel fondato nel 2018 per sviluppare e proporre servizi tecnologicamente d’avanguardia basati su digitalizzazione, sostenibilità e innovazione, in riferimento alla app JuicePass dedicata al sistema Android Auto che, a detta di Enel X, non era stata resa interoperabile proprio da Google.
Secondo l’Autorità, il motivo verteva sulla volontà di favorire Google Maps, a discapito di altri applicativi proposti dalla concorrenza, in merito alla ricarica da effettuare sui veicoli elettrici quando si trovino nella necessità di individuare colonne di sosta per la ricarica energetica durante i loro percorsi.
Le motivazioni espresse dal Garante e dal TAR
“Google – ha espresso il Garante in merito alla vicenda – rifiutando ad Enel X Italia di rendere disponibile JuicePass su Android Auto, ha ingiustamente limitato le possibilità per gli utenti di utilizzare la app di Enel X Italia quando sono alla guida di un veicolo elettrico e hanno bisogno di effettuare la ricarica”.
Ed il TAR, confermando le motivazioni addotte, ha poi giustificato l’importo sanzionatorio indicando nella sentenza che “l’Autorità ha stimato l’incidenza del fatturato generato in Italia sui ricavi globali di Google e, quindi, l’incidenza sullo stesso di Android, Google Play e Google Maps”.
Il totale da oltre 100 milioni di Euro, dunque, è stato determinato “in misura inferiore al 10% del fatturato di cui all’ultimo bilancio approvato (precisamente nella misura dello 0,064% dello stesso)”.
FONTE: www.hwupgrade.it