Trasformare qualsiasi cellulare in una sorta di Nothing Phone (1) lo smartphone del momento, con una semplice skin. Nothing Phone (1) ma non solo. E’ la brillante idea venuta in mente a Dbrand, un’azienda canadese che sta creando un vespaio di problemi.
Anche il nome del progetto potrebbe far storcere il naso a Carl Pei, perché da Nothing a Something, il passo è breve e il riferimento all’eccentrico, vulcanico e ambizioso imprenditore giapponese di nascita ma svedese di adozione, è fin troppo esplicito. Tant’è.
Come se non bastasse il nome dell’iniziativa, ecco uno slogan che punta dritto a Carl Pei: “it’s better than Nothing“. Proprio come nei prodotti Nothing, c’è addirittura il logo con lo stesso font. Fortuna che mancano i LED, altrimenti l’ipotesi di plagio sarebbe davvero concreta.
“Nessun furto. E il plagio non è un crimine”
“Immagina di provare a entrare nel mercato degli smartphone. Si scopre che avere meno soldi di Apple rende le cose un po’ difficili. Disponibilità? Limitato. La fornitura? Costretto”. L’attacco frontale a Carl Pei è praticamente ufficiale, visto che sul portale di Dbrand non si fanno prigionieri. “Dbrand – si legge – ha riprodotto il tuo design e lo stanno realizzando per la concorrenza. Scusa, Carl”.
DBrand, a scanso di equivoci, si difende così: “Qualcuno potrebbe accusarci di furto. Ecco il nostro contatore: non abbiamo rubato nulla. Dopotutto, abbiamo passato molto tempo a esaminare l’hardware interno grazie alla nostra iniziativa Teardown. Di conseguenza – continua la nota ufficiale – siamo qualificati in modo univoco per derubare un’estetica del design industriale e “reinterpretarla in modo creativo” per altri dispositivi. Non è furto, è plagio, che non è assolutamente un crimine. Abbiamo verificato”.
Fra il serio e il faceto, DBrand fa un po’ come vuole, così ecco disponibile un set di skin o addirittura un case perfettamente in linea con lo stile Nothing: no, non è uno scherzo, è tutto vero. Apple, Samsung, OnePlus, Google o Microsoft) c’è una skin, o un set fa lo stesso) per ogni smartphone. A edizione limitata ok, ma pur sempre disponibile all’acquisto.
La domanda sorge spontanea: come reagirà Carl Pei, ma anche gli altri colossi della telefonia considerando che DBrand vuole andare all’assalto di un altro segmento di mercato, le console, PlayStation 5 e Nintendo Switch?
Sony non l’ha presa bene l’anno scorso, minacciando di adire per le vie legali, vista anche la sfacciataggine di Dbrand. L’azione contro Carl Pei è fin troppo esplicita, ma la certezza che a ogni azione, corrisponde una reazione uguale, o contraria.