Proteggersi dagli hacker è difficile, ma si può tentare. E’ vero che in linea di massima questi “personaggi” sono molto ferrati nel forzare le barriere di sicurezza dei sistemi informatici, ma non è detto che si debba necessariamente facilitare loro il compito.
Un modo molto semplice ma altrettanto efficace per proteggersi contro truffe telematiche e loschi figuri, è quello di impostare delle password altrettanto efficaci che abbiano delle caratteristiche sicuramente non impossibili ma molto difficili da decifrare.
A suggerire questo tipo di caratteristiche è il sito Security.org, che dà delle “dritte” su come impostare una password sicura che non dia troppo aggio ai malintenzionati che cercano di decifrarla.
La prima cosa di cui tenere conto quando si decide di impostare una password efficace, è esattamente il suo contrario: cosa NON fare. Sicuramente bisogna tenere fuori dalla nostra chiave di sicurezza qualunque cosa ci riguardi direttamente, e quindi nomi di parenti, figli, fidanzati, gatti e altri animali domestici.
Dimentichiamo date di nascita importanti o qualunque informazione che possa ricondurre alla nostra quotidianità, sempre più facile da reperire e strumentalizzare dal momento che ormai siamo così abituati a sbatterla sui social, alla mercè di chiunque, da essere del tutto vulnerabili.
Ed arriviamo alle caratteristiche basilari di una password efficace. La prima è costituita dalla lunghezza: si parla di almeno 8 caratteri, ma si consiglia di farla allungare fino a 16. Se la matematica non è un’opinione, infatti, le infinite combinazioni di 16 o più caratteri alfanumerici possono essere piuttosto difficoltose da decifrare.
E veniamo alla composizione: no solo numeri, no solo lettere. Alfanumerico è la parola d’ordine nel caso della creazione di una chiave di sicurezza che possa in qualche modo assicurarci una certa protezione dei nostri account, delle nostre email, applicazioni bancarie e quant’altro.
E soprattutto è importantissimo che la parola scelta contenga, oltre a lettere e numeri, almeno una lettera maiuscola e qualche carattere speciale. Laddove per caratteri speciali si intendono segni di punteggiatura, trattini (alti o bassi non fa differenza), chiocciole, asterischi, cancelletti, simbolo di percentuale e chi più ne ha più ne metta.
Prendiamo ad esempio una parola pratica: Cucciolina_99. E’ una password piuttosto semplice che può essere facilmente hackerata. Ma se la trasformiamo in Cucciolin@_99!%, molto probabilmente non sarà proprio così semplice da hackerare. Certo, bisognerà sempre che chi l’ha creata se la tenga scritta da qualche parte o abbia una buona memoria, ma sicuramente con l’utilizzo di questi caratteri speciali la sicurezza dei nostri account è più alta.
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