BMW prende esempio dai videogame e punta a micro-transazioni pay-per-use

Pagare un abbonamento mensile per godere dei privilegi in macchina, come nel caso di BMW 18 dollari ogni 30 giorni per un sedile riscaldato. Non tutti l’hanno presa bene, ma è questa la decisione della storica azienda di Monaco di Baviera. Un pay per use presente da tempo immemore nel mondo del gaming.

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BMW – Adobe Stock

BMW, come rivela The Verge, sta ora vendendo abbonamenti per sedili riscaldati in diversi paesi, l’ultimo esempio dell’adozione da parte dell’azienda di microtransazioni per caratteristiche di auto di fascia alta.

Un abbonamento mensile per riscaldare i sedili anteriori della tua BMW costa circa 18 dollari, chiaramente è la versione basic: ci si può abbonare per un anno e risparmiare circa due mesi visti i 180 dollari imposti come prezzo. Oppure un triennale da trecento dollari. Per i più virtuosi c’è l’abbonamento illimitato, un po’ come accade nel mondo dei cellulari, ma bisogna pagare 415, tutti insieme.

Un abbonamento non troppo pubblicizzato. Perché?

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BMW – Adobe Stock

Non è chiaro esattamente quando BMW abbia iniziato a offrire questa funzione come abbonamento o in quali paesi, ma una serie di punti vendita questa settimana ha riferito di averne individuato il lancio in Corea del Sud. BMW ha lentamente inserito funzionalità dietro gli abbonamenti dal 2020 e i sottotitoli dei sedili riscaldati sono ora disponibili nei negozi digitali BMW in paesi tra cui Regno Unito, Germania, Nuova Zelanda e Sud Africa. Colpisce la situazione statunitense, che per il momento non compare fra le nazioni che potranno usufruire di questo abbonamento. Almeno per il momento.

In questa incertezza sui modi e tempi del servizio, la domanda sorge spontanea: perché BMW ha scelto di non pubblicizzare a modo suo questa nuova tipologia di abbonamenti?
Per rispondere, bisogna tornare indietro nel tempi, all’anno della pandemia, quando la società teutonica ha annunciato (nel 2020) che il sistema operativo delle sue auto avrebbe consentito microtransazioni su funzionalità come gli abbaglianti automatici e il cruise control adattivo. Piacque poco allora, figuriamoci adesso. Meglio non strombazzare ai quattro venti il nuovo servizio.

Le case automobilistiche hanno sempre addebitato ai clienti più soldi per le funzionalità di fascia alta, ovviamente, ma la dinamica è molto diversa quando il fattore limitante è il software, piuttosto che l’hardware.

Nel caso dei sedili riscaldati, ad esempio, i proprietari di BMW hanno già tutti i componenti necessari, ma i tedeschi si faranno pagare in più semplicemente posizionando un blocco software sulla loro funzionalità, che gli acquirenti devono poi pagare per rimuovere.
Per alcune funzionalità del software che potrebbero comportare spese continue per la casa automobilistica (come gli avvisi automatici delle telecamere del traffico, ad esempio), l’addebito di un abbonamento sembra più ragionevole. Ma questo non è un problema per i sedili riscaldati.

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