PlayStation Store aggiorna il catalogo, film rimossi anche per chi li ha acquistati, perché?

Stop agli accordi tra Sony e Studio Canal: e i film che rischiano di essere rimossi dal PlayStation Store europeo potrebbero essere centinaia, compresi quelli già acquistati dagli utenti, che spariranno dalle librerie personali. Ecco cosa sta succedendo.

Accordi Sony Studio Canal ComputerMagazine.it 11 Luglio 2022
Preoccupa lo scenario che potrebbe conseguire al termine degli accordi tra Sony e Studio Canal – ComputerMagazine.it

Niente diritti, niente film: questo il destino che pare essere in procinto di travolgere la Sony a seguito della scadenza – e del mancato rinnovo – dell’accordo d’intesa con la distributrice Studio Canal la quale, senza la garanzia della copertura dei diritti, sarebbe autorizzata a richiederne la rimozione dal mercato europeo.

E non solo per i nuovi cataloghi: anche i titoli già acquistati potrebbero subire la stessa sorte e, dunque, scomparire dalle librerie personali degli utenti, rendendoli inaccessibili pur essendo stati regolarmente comprati presso lo Store.

E, stando al comunicato legale pubblicato dal portale GamesIndustry.biz, il condizionale potrebbe essere in questo caso inopportuno. Si legge infatti che, a partire dal prossimo 31 Agosto 2022, a motivo degli “accordi in evoluzione […] non avrete più accesso ai contenuti precedentemente acquistati da Studio Canal, dunque questi verranno rimossi dalla vostra libreria”.

I Paesi fino ad ora interessati e il numero di film a rischio

Termine Accordi Sony Studio Canal ComputerMagazine.it 11 Luglio 2022
Gli utenti tedeschi e austriaci potrebbero essere i primi a non aver più accesso ai contenuti acquistati, a partire dal 31 Agosto prossimo – ComputerMagazine.it

Sono la Germania e l’Austria i Paesi che fino ad ora hanno visto recapitare le segnalazioni ai propri utenti, relativamente a 314 titoli distribuiti dal PlayStation Store coperti dai diritti di Studio Canal in Germania e 137 in Austria.

Non è chiaro se sarà previsto un rimborso a risarcimento degli utenti e chi tra i partner dovrà eventualmente farsene carico. Ciò che emerge senza ombra di dubbio, anche nel caso un accordo venga infine raggiunto e siglato, è che l’immaterialità del prodotto e dell’acquisto digitale può compromettere il senso del diritto di proprietà acquisito in modo assai significativo.

Il caso è senz’altro non scevro di significati e di possibili ripercussioni, e suscita non pochi clamori e perplessità a causa del precedente che potrebbe rappresentare. Si attende, inoltre, una presa di posizione da parte della Commissione Europea riguardo al caso.

 

? FONTE: multiplayer.it

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