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Scienze

Pazienti a rischio: i dati di questi ospedali hackerati fanno finire i dati dei pazienti pubblicati in Internet

Prima l’attacco ai server del Comune di Palermo, poi all’infrastruttura informatica del Fatebenefratelli-Sacco di Milano: lo scorso Maggio il gruppo di hacker Vice Society ha sottratto diversi GigaBytes di dati sensibili, rendendoli disponibili online. Ecco i dettagli emersi.

L’attacco hacker contro la struttura informatica lombarda ha colpito diversi ospedali del gruppo Fatebenefratelli-Sacco di Milano – ComputerMagazine.it

La struttura informatica lombarda presa di mira dal gruppo di hacker Vice Society lo scorso Maggio gestisce i dati degli ospedali Buzzi, Sacco, Macedonio Melloni e Fatebenefratelli. Sono in tutto 500 server, colpiti ad inizio Maggio e tornati ad operare con regolarità il giorno Giovedì 12.

Ma nel frattempo, il danno è stato compiuto: come mostrato dalla lista di files scaricati dai server, comparsa negli scorsi giorni su Internet, il materiale sottratto riguarda referti medici relativi a pazienti, schede di valutazione degli operatori ospedalieri, autorizzazioni, moduli, per un totale di centinaia di migliaia di files.

La Regione Lombardia, attraverso un comunicato emesso dal suo Vice-Presidente ed Assessore al Welfare Letizia Moratti, aveva dichiarato che “Per evitare ricatti, abbiamo chiuso noi gli applicativi: nessun dato sensibile dei pazienti è stato sottratto nell’attacco”. Una rassicurazione, dunque, che pare in contrasto con quanto emerso nelle ultime ore.

Le preoccupazioni e le perplessità riguardo all’accaduto

I servers sono tornati a funzionare regolarmente il 12 Maggio scorso – ComputerMagazine.it

Di tutti gli ospedali coinvolti nel disagio, il Buzzi ed il Sacco sono stati i più colpiti dai cyber attacchi e, non potendo utilizzare i servers per quasi una settimana, si sono trovati costretti a far ripiegare i dipendenti e gli operatori ospedalieri ai vecchi metodi di tracciamento e annotazione con carta e penna.

Le preoccupazioni circa la sicurezza della struttura informatica lombarda, accompagnate da critiche ed esternazioni di perplessità riguardanti l’accaduto, non sono di certo mancate: soprattutto in merito ai comunicati ufficiali emessi dalla Regione, che parrebbero essere stati smentiti poi dalle evidenze dei files sottratti apparse in rete.

Ed anche riguardo all’allerta circa il fatto che una mole così imponente di dati, per lo più sensibili, ed appartenenti a più ospedali, possa essere esposta a vulnerabilità di questo genere. Senz’altro, ciò che emerge con tutta evidenza è la necessità da parte della Regione di innalzare difese informatiche assai più robuste.

 

FONTE: www.dday.it

Gian Lorenzo Lagna

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