Stranger Things esaminato dagli scienziati: cosa potrebbe succedere veramente (e cosa mai)?

La fantascienza, per definizione, è sì qualcosa che nella realtà non può succede, ma è ispirata liberamente a qualcosa di tangibile, ossia la scienza. Secondo questa teoria, anche gli sceneggiatori di Stranger Things, si sono ispirati a fatti scientifici per creare le stramberie che abbiamo imparato a conoscere ed apprezzare.

Stranger Things – Adobe Stock

Secondo l’autorevole Wired, infatti, alcune delle teorie espletate in Stranger Things, anche se non possono certamente essere plausibili nella vita reale, hanno quantomeno una minima fonte di ispirazione nella scienza.

Una di queste, tanto per fare un esempio, sono le mostruose creature che nella serie vengono chiamate Demogorgoni. Di sicuro queste creature non le troveremo mai nel giardino del vicino o nel laghetto del parco vicino casa, ma sicuramente gli sceneggiatori si sono ispirati alle creature marine che popolano gli abissi più profondi degli oceani dove non c’è luce, la pressione è molto forte e le creature sono spesso bioluminescenti o trasparenti.

Stranger Things, ecco dove eravamo e dove stiamo andando

Demogorgone – Computermagazine.it

Will Byers (Noah Schnapp) , un ragazzino di 12 anni, scompare nel nulla. Prendono vita così le rocambolesche avventure del gruppo di amici formato da Mike (Finn Wolfhard), Dustin (Gaten Matarazzo) e Lucas (Caleb McLaughlin), che tentano l’impossibile per poter ritrovare il loro amico scomparso improvvisamente.

Questo il concept di partenza di Stranger Things, da cui si dipartono le avventure delle tre stagioni che ci hanno accompagnato fin qui, e che a breve arriveranno con la quarta stagione in streaming.

Ma tornando alle ispirazioni che hanno dato vita ai vari elementi di Stranger Things, ci potrebbe essere una spiegazione al nome di Eleven, la protagonista. La spiegazione si rifà alla teoria delle stringhe: in sostanza, stando alla teoria degli universi paralleli, oltre alle tre dimensioni fisiche e a quella del tempo, ne esisterebbero almeno altre 6 che le avvolgono tutte, ed a loro volta sarebbero tutte incapsulate in una undicesima dimensione.

Un altro elemento di Stranger Things che potrebbe aver preso spunto da evidenze scientifiche è il modo di comportarsi del Demodogs, che pare abbiano molto in comune con le formiche. Le formiche infatti, quando vedono che la loro Regina è in pericolo, fanno fronte comune e si compattano (specialmente quando ci sono delle inondazioni) a mo’ di zattera per salvare il loro capo. Un po’ alla maniera delle formiche si comportano i Demodogs, inondazioni a parte.

Per saperne di più invece su quello che succederà ai protagonisti della serie, non resta che attendere la quarta serie in streaming su Netflix.

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