L’Etna come i mondi alieni: il terreno del nostro vulcano scelto per i test dei nuovi rover e non solo

Per quattro settimane le pendici dell’Etna diventano l’ambiente simulativo ottimale per testare il rover lunare robotico “Interact”, coinvolto nel progetto Arches Space-Analog Demonstration insieme all’astronauta dell’Agenzia Spaziale Europea Thomas Reiter. Ecco i dettagli.

Interact ComputerMagazine.it 28 Giugno 2022
L’Interact sulle pendici dell’Etna – ComputerMagazine.it

Dal 12 Giugno scorso e fino al 9 Luglio, per quattro settimane, l’astronauta dell’Agenzia Spaziale Europea Thomas Reiter controllerà a 23 chilometri di distanza il rover lunare robotico “Interact”, coinvolto nel progetto Arches Space-Analog Demonstration per simulare le operazioni e le tecnologie necessarie ad una missione di raccolta di campioni di studio della superficie lunare del nostro satellite naturale.

L’ambiente di test è tutt’altro che extraterrestre: si tratta infatti delle pendici dell’Etna, considerate ottimali per simulare e testare alcune delle condizioni che l’Interact, un robot a quattro ruote dal peso di circa 300 chilogrammi, si troverà a dover affrontare sulla Luna.

E mentre Interact si trova a 2.600 metri di altitudine, l’astronauta Reiter si trova in una sala di controllo nella città di Catania, a 23 chilometri di distanza, che simula la distanza definita “Luna-Gateway” che verrà riprodotta sulla Luna, appunto presso un gateway lunare in cui opereranno gli astronauti, assistiti anche da una sala di controllo sulla Terra.

Interact e l’Etna: il ruolo fondamentale di entrambi secondo l’ESA

ESA Interact ComputerMagazine.it 28 Giugno 2022
La fase di test verrà conclusa il prossimo 9 Luglio – ComputerMagazine.it

“I robot autonomi come Interact” – ha dichiarato l’ESA, l’Agenzia Spaziale Europea – “sono considerati una tecnologia chiave per il futuro”. Ed ha proseguito: “negli anni a venire, saranno importanti per condurre ricerche in ambienti difficili e molto grandi, dalle profondità marine qui sulla Terra fino alle superfici della Luna e di Marte”.

Oltre a fornire immagini, video e campioni del suolo lunare, grazie alla miriade di sensori di cui è dotato il compito di Interact sarà di dimostrare i vantaggi dell’applicazione della tecnologia definita “Force Feedback”: ovvero, potrà inviare agli scienziati analisti sulla Terra la vera e propria “sensazione” del peso, della densità e della composizione delle rocce e del materiale che incontrerà sul suo percorso di ricerca.

In quanto all’Etna, dopo essere stato teatro simulativo di un esperimento simile condotto dal German Aerospace Centre tedesco cinque anni fa, ecco che ancora una volta l’ESA ne sfrutta le peculiarità geomorfologiche per prepare il robot Interact ad affrontare la Luna.

 

? FONTE: www.hdblog.it

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