Amazon si sta preparando per punire severamente tutti i venditori che inseriscono dei prodotti falsi sul suo sito e-commerce. Che cosa ha pensato di fare?
Il rapporto della piattaforma attesta che vi siano 900 milioni di dollari investiti e oltre 12.000 persone impiegate nel 2021 per combattere il fenomeno. Come se non bastasse vengono eseguiti in continuazione dei controlli molto precisi al riguardo e che hanno, come scopo, quello di intercettare e sospendere le attività illegali che si susseguono.
E non sono neanche poche le aziende che decidono di collaborare con la compagnia per tutelare il proprio marchio, quindi comprendiamo bene che sia una azione da parte loro molto importante. Non è un caso che Dharmesh Mehta, l’Amazon’s vice president of Selling Partner Services, abbia commentato così: “Sono orgoglioso dell’incredibile lavoro svolto dal nostro team – in collaborazione con i titolari dei diritti, le forze dell’ordine e altri soggetti – per garantire che il nostro store sia un luogo in cui i clienti possono continuare a fare acquisti con fiducia. Pur essendo orgogliosi dei risultati ottenuti, non ci fermeremo finché non avremo azzerato le contraffazioni nel nostro store“.
Solo nel 2021, Amazon ha bloccato oltre 2,5 milioni di account di vendita sospetti prima che mettessero in vendita anche solo un prodotto. Il dato, però, è in calo rispetto ai 6 milioni di account dell’anno precedente, e questo accade perché i controlli stanno dissuadendo i malintenzionati a proporre i prodotti contraffatti in vista delle possibili sanzioni. Tuttavia, il Registro Marche è aumentato notevolmente fini a comprendere 700.000 marchi, con un aumento del +40% rispetto all’anno precedente. Allo stesso tempo, il numero medio delle segnalazioni di violazioni inviate ad Amazon è diminuito del 25% rispetto al 2020; ciò è una chiara testimonianza che i controlli stiano diventando man mano sempre più efficaci.
Infine, Amazon stessa viene appoggiata anche dalle istituzioni italiane, e lo capiamo dalla dichiarazione della Direzione Centrale della Polizia Criminale, che mette in chiaro la sua posizione: “Il Servizio Analisi Criminale promuove progetti integrati interforze in chiave anticontraffazione, con il coinvolgimento delle Prefetture e con il fondamentale apporto delle Forze di polizia e delle Polizie locali. L’evoluzione dei mercati online ha creato nuove sfide che stiamo affrontando con una multidisciplinare collaborazione con attori pubblici e privati. In quest’ambito, spicca la collaborazione con Amazon, che si è dimostrato partner importante per approfondire la conoscenza del fenomeno al fine di elaborare mirate strategie di contrasto”.
? Fonte: www.hdblog.it
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