Il rover Curiosity, il “robot” della Nasa, l’agenzia spaziale degli Stati Uniti, che quasi dieci anni fa è sbarcato nel cratere Gale (era il 6 agosto del 2012), continua a fare il suo “sporco lavoro”, regalando scatti e filmati davvero eccezionali e stupefacenti.
Dopo che nelle scorse settimane aveva fotografato quello che sembrava un varco in una roccia, una porta aliena che faceva pensare ad un see di Star Wars ma che in realtà era solo un gioco di luce, ma anche un “fiore di roccia” e un terreno che ha ricordato da vicino il dorso di un alligatore, oltre a nuvole di ghiaccio scintillati, il robot a propulsione nucleare ha rubato nuovamente la scena regalandoci un’immagine davvero interessante.
CURIOSITY REGALA NUOVI SCATTI CURIOSI DI MARTE: DI COSA SI TRATTA?
Nel dettaglio, come ricorda Fanpage, si tratta di una formazione con strane strutture appuntite che emergono dalla regolite che si trova sul Pianeta Rosso. Di cosa si tratta? Ad un primo sguardo potrebbero sembrare dei rami o degli arbusti secchi per via di una continua esposizione al sole, ma in realtà si tratta di semplici rocce con una forma decisamente insolita. A spiegare come tale rocce potrebbero essersi formate su Marte sono gli scienziati del SETI, acronimo di Search for Extra-Terrestrial Intelligence, progetto di ricerca che ha l’obiettivo di individuare le prove dell’esistenza di civiltà aliene intelligenti, e secondo la stessa ve ne sarebbero almeno 36 nella Via Lattea, e invierebbero dei messaggi nello spazio profondo alquanto controversi.
Secondo quanto fatto sapere dal SETI via Twitter, queste strutture appuntite sarebbero composte da materiale che si è cementato all’interno di fratture in delle fragili rocce sedimentarie, e col tempo le rocce più tenere si sono erose, liberando a loro volta delle strutture secondarie interne composte da minerali più resistenti all’erosione. L’immagine delle famose punte che vedete anche in questa pagina è stata scattata domenica 15 maggio 2022 alle ore 15:35 e 22 secondi, in occasione del sol 3474 dall’inizio della missione e per sol si intende un giorno marziano che dura 24 ore, 39 minuti e 35,244 secondi, circa 40 minuti in più di un giorno sulla Terra. La foto è stata catturata dalla Mast Camera (Mastcam) del rover, un super strumento basato su due diverse fotocamere a colori steroscopiche, che sono in grado di scattare con una risoluzione di 1280×720 pixel a 10 frame al secondo. La Mastcam può fotografare oggetti ad un chilometri di distanza.
? FONTE: www.fanpage.it