Il sito e-commerce più famoso che ci sia sta facendo di tutto per affrontare un dilemma che sta dilaniando Amazon. Si parla dei bot, ossia dei sistemi automatizzati che hanno un preciso scopo; cosa c’entrano con la piattaforma?
Da questo momento, chiunque tenterà di acquistare a comprare una console next gen su Amazon.com, troverà un nuovo tasto: al posto di “Add to Cart” o “Buy now” ci sarà “Request invitation”, vale a dire “richiedi un invito“ in italiano. La società, per chi non lo avesse compreso, vorrebbe percorrere l’obiettivo di offrire l’opportunità di aiutare a prevenire la carenza di scorte e l’aumento dei prezzi causato, su prodotti ad alta domanda ma scarsa offerta dei bot scalper.
Così facendo, Amazon, sarà in grado di garantire ai clienti umani di comprare i singoli prodotti e non tramite dei sistemi organizzati. Questo software potrebbe essere un modo efficace per risolvere quella che sembra essere una vera e propria scocciatura. Ma nello specifico, come funzionerebbe questo sistema computerizzato e a tratti quasi del tutto nascosto?
Facciamo un esempio prendendo in considerazione i modelli di PS5 e Xbox Series X|S; in tanti si saranno accorti che per qualche strana ragione le scorte finiscano nel giro di pochi minuti, ma non da esseri umani: i responsabili, al contrario, sono i bot, che lavorando al posto dell’acquirente cliccano su “Compra” e pagano con una carta di credito già impostata e funzionante. E dato che questa operazione è molto più veloce di qualunque umano, è chiaro che la gran parte dei prodotti viene comprata dai sistemi e non dalle persone.
L’idea del meccanismo ad invito, in sostanza, è esattamente quella di aggiungere del tempo, affinché anche gli umani possano comprare le console. Seppue non sembri, i bot potrebbero comunque sia accedere alla sezione dei servizi come se niente fosse. Tuttavia, facendo ciò, Amazon saprebbe per certo che quell’account sia costituito propriamente da un software automatizzano se arrivano 10.000 o più richieste di invito da uno stesso indirizzo, o con elementi simili, dandogli un motivo valido per bloccarlo.
Contrariamente a quanto detto, qualora il tentativo di acquisto provenisse da un umano, invece, allora Amazon potrebbe decidere di vendergli il prodotto scegliendo di compilare una graduatoria di potenziali acquirenti, in base al momento in cui hanno richiesto l’invito. L’utente che viene selezionato, infine, riceverà una email attraverso la quale potrà procedere all’acquisto.
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