Il nuovo iPhone 14 porterà con se diverse migliorie sotto il profilo hardware e software. Ma attenzione, perché non tutto è oro ciò che luccica. Ebbene, i rumor degli ultimi mesi parlano di due iPhone, il 14 Pro ed il 14 liscio, che andranno a due “velocità” differenti. Ecco perché.
Un iPhone 14 “a due velocità”. È questo ciò che ci si prospetta nei prossimi mesi, quando Apple mostrerà al mondo i suoi nuovi device nel consueto evento di settembre. Altre, le ennesime in realtà, indiscrezioni vertono nella direzione di una mela intenzionata a donare novità e potenza bruta alla sola variante Pro di iPhone, lasciando “indietro” il 14 base. Su tutte, l’introduzione del nuovo chip, ad appannaggio della sola categoria di iPhone 14 Pro. Una prima volta in assoluto nella storia di iPhone, che monterà lo stesso chip su due generazioni consecutive.
A15 Bionic: per la prima volta lo stesso chip su due generazioni consecutive
Il report giunge direttamente dai colleghi di TrendFoce, i quali, non addentrandosi più di tanto nelle specifiche tecniche delle due versioni, mettono in chiaro alcune differenze colossali. Come detto il chip non sarà lo stesso, con i Pro che potranno godersi il nuovo A16 Bionic, mentre i 14 base monteranno ancora l’A15 Bionic visto su iPhone 13 e iPhone 13 Pro. Tuttavia non disperiamoci: i nuovi iPhone 14 e iPhone 14 Max potranno contare su un quantitativo maggiore di RAM, che passa da 4 a 6GB.
Parlando nello specifico del chip A16 Bionic, quest’ultimo sarà prodotto da TSMC sfruttando la tecnologia a 4nm, a differenza del predecessore, che si basava sui 5nm. In questo senso, altre indiscrezioni, giunte dal noto analista Ming-Chi Kuo, parlano di un chip basato ancora una volta sui 5nm anche per il 2023; questo per via dei pochi vantaggi che i 4nm porterebbero, effettivamente, nell’utilizzo quotidiano degli smartphone.
Resta tuttavia comune il pensiero di un iPhone 14 e 14 Pro basati su due differenti SoC. Una strategia, quella di Apple, di difficile comprensione e che porterebbe uno stravolgimento in termini di prestazioni e di comunicazione. Da sempre, il colosso di Cupertino ha scelto di regalare il meglio, lato SoC, a tutti i suoi dispositivi in uscita. In tal senso ci viene in mente che la decisione presa da Apple possa essere basata sulla carenza di chip, dovuta alla crisi dei semiconduttori che affligge il mercato da ormai due anni.